| sono tre mila domande? deh, io inizio a risponderti...poi vedi tu se leggere o meno la mia risposta. (già lo so, sarà chilometrica...)
1. tu sei fidanzato e una tua vecchia amica ti si dichiara, lei ti piaceva. ahahah, sì, lo so, ho utilizzato il femminile! il punto è che non ho chiara la situazione, quindi per prima cosa parlerò se fossi un uomo, ipotizzando che le discussioni che faccio con i miei amici non siano andate totalmente perse e abbia capito almeno un po' della mentalità maschile (che poi non è diversa da quella femminile...o almeno non è più di tanto). dunque. penso a quanto mi piaceva questa ragazza, penso alle volte in cui mi sono ritrovato a pensare a lei, ad imbambolarmi avendo nei pensieri solo lei. e mi arriva una fitta al cuore. perché sono stato un imbecille, doppiamente imbecille. perché se prima mi fossi dichiarato, a quel punto ci saremmo messi insieme, e magari..magari niente, magari ci saremmo pure lasciati e adesso starei comunque con la mia attuale fidanzata, che per essere bella è bella, per essere giusta per me lo è... e passerei con lei quei momenti speciali che viviamo senza pensare all'altra, al "come sarebbe" al "se". odio l'incertezza. perché devo essere incerto? l'incertezzza mi fa schifo...
sì, ok, ci sono. più o meno, cioè. stiamo parlando di persone, ognuno può essere tutto e il contrario di tutto, l'uomo in questione potrebbe stare con la fidanzata solo perché il gruppo dice che lei è figa e lui è fortunato ad averla, e a quanto lui è legato al gruppo dipenderebbe il restare con lei o lasciarla (ahime, so che taluni ragazzi tendono a lasciarsi guidare solo dal giudizio degli amici, al cercare il modo per cui loro non lo chiamino frocio (che a quanto sento è un insulto comune tra i maschi) senza pensare ai suoi veri sentimenti...) tuttavia, in via del tutto generale e considerando che il ragazzo in questione sia libero e abbia la possibilità di scegliere autonomamente...sarebbe nel bivio tra: -farsi prendere dalla rabbia (contro sè stesso, per non essersi fatto avanti nel momento opportuno) e indirizzarla verso colei che si era dichiarata (che diventa perciò colpevole di non aver mai cercato di mostrare i suoi sentimenti se non per quella chiara dichiarazione: l'uomo in questione perciò tenderà a litigare con la suddetta in modo offensivo (pur non pensando realmente e ragionevolmente alle tesi che giustificano la causa del litigio) e rimarrà con la fidanzata, cercando di auto-convincersi di amarla più di quanto faccia (e la menzogna, anche se è verso sé stessi, è sempre causa di fraindentimenti e di una disgrazia finale); -ripensare all'accaduto talmente tante volte da auto-convincersi di non poter fare a meno della ragazza che si è dichiarata e che, in fin dei conti, nella storia è vittima quanto lui per timidezza: a questo punto lascerebbe la ragazza cercando di addolcire il più possibile la pillola (in fondo le vuole bene, altrimenti non starebbe con lei) e...poi dipenderebbe anche da come si comporterebbe la ragazza lasciata. perché, beh, se facesse la lagna e si comportasse come una vittima...beh, saremmo punto e a capo. il ragazzo in questione però si dimostrerebbe realmente incapace di agire, ma seguirebbe solo il volere delle due ragazze.
oh, com'è difficile fare un discorso in generale! tuttavia, non voglio prendere in considerazione l'idea che il ragazzo in questione inizi ad andare con entrambe le ragazze...perché l'idea -per quanto lui possa avere le sue ragioni, i suoi sentimenti ecc. - mi disgusta! comunque potrebbe verificarsi.
2.tu sei fidanzata e un tuo vecchio amico ti si dichiara, lui ti piaceva qua rischio di non andare affatto sul generale, ma pensare solo a come mi comporterei io...se mi mettessi con il ragazzo con cui mi sto attualmente frequentando e il ragazzo che mi piaceva mi si dichiarasse. cosa farei, io? rimarrei col mio fidanzato. ma, insomma...nella mia storia ci sono un sacco di complicazioni. ad esempio il fatto che, in effetti, quello che mi piaceva mi aveva rifiutato, al tempo (io m'ero dichiarata)..però credo che se mi fidanzassi co qualcuno che mi piace di meno del suddetto ragazzo che frequento, probabilmente tornerei da quello che mi piaceva. sì, lo so, sembra un ragionamento confuso! ma il fatto è che io agisco per istinto, di solito...oppure chiedo consiglio al primo ragazzo che passa. perché chiederei ad un maschio? semplice: le ragazze provano più facilmente invidia: sapendo che iosarei in una situazione in cui sono contesa tra due ragazzi, l'amica che prova invidia, non volendone provare in quanto, appunto, amica, tenderebbe a darmi il consiglio che le permetta di invidiarmi di meno e a consolifdarlo con motivi convincenti: per questo rimarrei nella mia situazione, col mio ragazzo e lasciando perdere quello che mi piaceva. però c'è anche il fattore "quant'è amica la mia amica" e soprattutto se riesco a realizzare il fatto che lei è invidiosa. perché, se è una mia amica con cui però non sono legata e saprei che sono oggetto della sua invidia, cercherei di aumentare la sua invidia...e tenderei a preferire l'idea di andare con la mia vecchia fiamma (che, eroicamente, continua a provare qualcosa per me anche col passare del tempo...senza contare se questo è vero o no, se prima il sentimento era corrisposto o no. la credenza è la forma più influente di verità). insomma, sintetizzando: dipende dal legame con chi si parla per chiedere il consiglio (nel caso di qualcuno di disenteressato...beh, è lo stesso legame di un amico forte, si crede molto-molto a lui, questa volta perché incapace di provare invidia), dipende dai sentimenti provati prima, dipende dai sentimenti provati ora...e dipende dalle seghe mentali. il mondo gira per opera delle seghe mentali.
vado avanti gfacendo una precisazione: tendo a considerare l'idea di "stare con qualcuno" una certezza solida: io non mi metterei mai con qualcuno giusto per starci...ma conosco ragazzi e ragazze che lo farebbero. giusto per avere il sabato sera impegnato e qualcuno con cui strusciarsi in discoteca. the show must go on.
3.tu sei fidanzato e una tua vecchia amica ti si dichiara, lei era un'amica e basta. oh, beh...sarebbe molto molto molto imbarazzante. soprattutto se non si prova nulla neanche al momento (che non è scontato, per quanto il ragazzo si sia trovato la fidanzata). comunque, l'ipotesi che va per la maggiore (non l'unica, perché non c'è niente di univoco quando si parla di comportamento umano) è rifiutare la ragazza che ti si dichiara. e lì il punto sta nell'indole del ragazzo. di quanto teneva a lei come amica. perché potrebbe pensare che sia opportuno cercare di addolcirle la pillola, fare il carino e rifiutarla in modo più gentile possibile (la scelta migliore? ne dubito: lei potrebbe solo ricavarne motivo per aspettare ed illudersi...e le illusioni sono sempre il principio del dolore) ...oppure, se è stronzo e di lei non le importava più di tanto, se prova piacere nel sapere che, anche se è impegnato, ci sono ragazze che ancora gli vanno dietro per via di un sentimento sincero (e che quindi è "figo") ...la rifiuterebbe in modo brusco, lei ne soffrirebbe pesantemente. ma ne guarirebbe velocemente, dopo aver consumato tutte le sue lacrime sulla spalla di un amica (o di un altro uomo, che diverrebbe il suo nuovo oggetto del desiderio) o dentro le quattro mura di un cesso. e mi sembra d'aver detto tutto.
pensandoci, è capitato qualcosa di simile alla mia amica, è stata rifiutata...in tanto lei è andata dietro ad altri e lui si è lasciato. adesso lei ha tutta l'intenzione di riprrovarci, con questo. quel che accadrà si vedrà.
4.tu sei fidanzata e un tuo vecchio amico ti si dichiara, lui era solo un amico.
**scusa!! m'hanno chiamato per il pranzo, devo andare! dinisco di rispondere appena posso, scusa davvero... non ho tempo di rileggere ciò che ho scritto, comunque spero non ci saranno troppi errori di grammatica (il condizionale non è il mio forte..) e di digitatura. a presto!
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