| CAPITOLO 3 “ Dallo sconforto alla serenità”
Arrivò l’estate. Profumo,libertà,sogni,avventure,amicizie questo sognava lei ogni notte prima di addormentarsi,tutto questo avrebbe voluto vivere quell’estate. Le uscite con gli amici ci furono sempre per lei,ma aveva un sorriso diverso dalle altre volte,si melo ricordo bene,non sembrava vero. Si,stava bene,ma non aveva quell’espressione di chi è felice. Un estate che per lei fu divisa in due parti: la prima riguardante forse il divertimento e la seconda riguardante la noia finita con un lampo di luce di fine agosto. “Prova a volare,a spiegare le ali che ognuno dentro di sè ha. Apri le porte dell’amore,cosi il dolore sparirà”. Un frase scritta nel suo diario,una piccola speranza di ciò che avrebbe vissuto nella seconda parte dell’estate. In quel periodo fui molto utile per lei. Mi chiamava ogni secondo,ogni minuto e ogni giorno del buio o della luce per farle distaccare un momento che lei non desiderava. Il periodo più brutto fu quello in cui dovette stare con i suoi creatori che lei non riusciva a comprenderli: In quel momento io sono stato lì accanto a lei,sempre. Mi ricordo che ogni sera cercava di scrivere una parole alle anime che aiutava che potesse dare loro per un secondo gioia,emozioni,sentimento vicinanza. Mi chiamava e mi domandava: Quale parola può racchiudere tutto questo? Non spaevo mai risposndere esattamente,perchè ogni volta mi venivano sempre delle frasi lunghe. La connessione con le anime era scarsa,infatti lei era costretta a sfruttare quei piccoli momenti della sera per far sentire a tutti la propria vicinanza. Le mancavano quelle lunghe chiacchierate che l’avevano accompagnata lungo il tragitto. Le mancavano e ogni sera andava a guardare le stelle in alto ad osservarle una ad una. Per lei la sera fu uno dei momenti in cui si poteva rifugiare nella percezione delle sue anime. In quei minuti scriveva,esprimeva ciò che avrebbe voluto dire a loro. Ogni giorno le pensava e mandava qualche piccola notizia,nella speranza che qualcuno potesse rispondere. E fu così. “ Le mie parole non so come verranno espresse,ma spero che abbiamo intensità comunicativa molto forte, Io vi sono vicina.” Un emozione per dire a loro che c’era ugualmente. Ogni sera me lo ripeteva sempre anche a me,nella speranza che potessi portare a loro quel messaggio pieno d’affetto. In quel tempo ogni sera scriveva sul suo diario e mi colpi molto una pagina,piena di speranza e di sconforto:
“ Speranza.Vocabolo,parola di otto lettere che entra difficilmente nell’anima. Se riesce ad entrare non è al suo massimo splendore e potrebbe anche abbandonarti in alcuni momenti. La voglia di averla è incommensurabile per tutti,ma ella si manifesta solo chi vuole. Sceglie lei la destinazione. Intanto noi dobbiamo tener acceso un piccolo bagliore e non farlo spegnere mai. Una luce grande è troppo forte per averla con sè. La nostra paura di perderla diventa la nostra voglia di conquistare coraggio e di riuscire almeno una volta a sconfiggere la realtà degli ostacoli. Prego Dio di proteggere tutti.”
Quando lessi queste parole,mi venne da piangere. Sentii ciò che provava dentro di sè,sentii ciò che la spaventava davvero. Mi asciugò le lacrime con le sue dolci e tenere mani. Mi chiese di nuovo come ogni sera di accompagnarla nella sua vera realtà.
Questo periodo per Lei si concluse in modo bellissimo: un incontro con due anime. Ancora oggi lei lo ricorda e spesso mi chiede di rappresentarlo nella sua lavagna dei desideri. Fu bellissimo per lei. Quel giorno anche se non aveva un sorriso vero,sentivo che aveva dentro di sè la serenità che in quel periodo non aveva mai conosciuto. Quel giorno fu pieno di luce,infinito,sole e due anime,dove lo sguardo di lei non poteva fare a meno di guardarle. Un particolare che avrebbe cambiato la sua vita,ecco le parole con cui lo ricorda:
“ Una passeggiata lungo il mare. Un sole caldo che abbracciava i nostri corpi. Mi avvicinai ad entrambi prima da un anima e poi dall’altra. Ad un certo punto mi abbracciai ad una di esse e fu come camminare verso la luce.”
Quella passeggiata non sapeva che sarebbe stato l’inizio di qualcosa. Le due anime erano felici,ancora oggi lei le ricorda e le osserva. Ogni notte mi dice: Sono sempre dentro di me.
Questa fu la sua estate.
Ora lei sogna di vivere un estate con tutte le anime che conosce,ogni notte mi chiede di sognarle per lei,di farle vedere ai suoi occhi cosicchè possa continuare quel sole e quella serenità in compagnia di tutti.
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