| emh..dato che, a quanto sembra, stasera non uscirò, mi metto a scrivere...xD
2° CAPITOLO il mio appartamento, se quella trappola mortale destinata a cadere a pezzi si può chiamare appartamento, è situato su uno dei condomini della città, nella più remota periferia.. non c'è da stupirsi se non riconosciamo più i nostri vicini. troppi volti arrivati..troppi volti andati via.. ed infatti, quel signore non l'ho mai visto, fino ad oggi. però so qual'è la porta dell'appartamento che si affaccia a quel balcone. Esco dal portone di casa mia, in corridoglio. Eccola, la porta proprio accanto a noi. Semi-aperta. Fantastico... Entro. -signoree? -chi è?-. mi si affaccia il signore di prima, da dietro una montagna di scatoloni piuttosto malconci. si gratta la testa per alcuni secondi, poi mi riconosce: -ah, sei tu!- dice -non ti sei più uccisa alla fine? -scuoto la testa. -perchè?-. la stanza puzza di polvere. penso che probabilmente il signore ne sia allergico, dato che, appena finita la frase, si è messo a starnutire. e con questo caldo, non penso che possa aver preso freddo... non ho voglia di rispondere alla sua domanda. -lei come si chiama? -lei chi? -beh..lei!- dico, indicandolo. Lui si gratta per l'ennesima volta la testa, poi starnutisce. a dire la verità, questa storia mi ha un pò stufato. corro a spalancare le finestre. -ah, intendi me? ma dammi del tu, bambina.. -non sono una bambina, ho 14 anni. e mi chiamo Matilde, gliel'ho già detto. -scusami, Matilde. -non importa. cavoli, se sono dure queste finestre..ah, ecco fatto. comunque, non mi hai detto ancora il tuo nome. -mi chiamo Narciso..-risponde finalmente, spostando dalla montagna uno degli scatoloni e cercando di aprire lo scotch con un taglerino -..comunque, neanche tu hai risposto alla mia domanda. comunque, tanto che sei qui è sei viva..ti va di darmi una mano? -ok. ma non pensi di dover dare una spolverata prima di mettere a posto le tue cose? comunque, Narciso è un nome strano. -dici? -intendi riguardo la polvere o riguardo il nome? -la polvere. -sì, dico. anche se abiterai qui per poco tempo, è meglio se dai una pulita. almeno starnutirai di meno.-. Lui si gratta la testa, poi starnutisce. -non ho capito. perchè dovrei starnutire di meno? -mi sembra ovvio. sei allergico alla polvere. -dici? -dico-. grattatina alla testa. starnuto. -si, penso che tu possa avere ragione. -beh, mi sembra piuttosto ovvio, dato che prima, sul balcone, non hai mai starnutito. comunque, vado a prendere una scopa da casa mia, almeno ti do una mano. -ok. allora io intanto sposto questi scatoloni dal centro della stanza e li metto al muro..-. Raggiungo il suo portone, ancora semi-aperto. Poi mi giro verso di lui. -non mi sono buttata perchè penso che in fondo, tu abbia ragione. sono decisamente troppo impura per poter aspirare a qualcosa si più di questo mondo.-. Mi aspetto di vederlo grattarsi la testa, starnutire e chiedermi "dici?". non lo fa. prende semplicemnte alcuni scatoloni e, senza neanche guardarmi, mi dice: -beh, mi sembra piuttosto ovvio-.
emh..niente rilettura..scusate per i possibili errori xD intanto provo a ricontrollare il primo capitolo..
Edited by ..--"rika"--.. - 1/9/2009, 16:08
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