"Sconfiggi il Molliccio!", scritto per un contest

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Sborny Factotum
TOPIC_ICON13  view post Posted on 11/4/2009, 13:39




Era notte. Il silenzio più totale regnava su Hogwarts. Tutto taceva. Solo il sommesso russare dei quadri vibrava nella quiete del castello. Oh, quanta pace... Che tranquillità!
Un clangore metallico infranse il silenzio. Cos'era? Chi poteva essere in giro per il castello a quell'ora tarda? Ma certo... Sborny arrancava per il corridoio, scossa dalle risate e sorretta da Annie, sua sorella, che, con sguardo corrucciato, osservava i pezzi dell'armatura urtata da Sborny. Quest'ultima, vedendo lo sguardo truce della sorella, rise ancor più forte. <<zitta>> le disse a voce bassa colpendola sulla nuca <<proprio di burrobirra dovevi riempirti?! Fa' silenzio, e aiutami a rimettere in ordine questo disastro.>>. Pur essendo brilla, Sborny conservava ancora intatte - o quasi - tutte le facoltà mentali, il che le permise di capire che, se qualcuno le avesse scoperte, le conseguenze sarebbero state terribili. Sarebbero state espulse seduta stante, o peggio, sarebbero state oggetto delle punizioni materne - cosa che la preoccupava non poco.
Dopo aver rimesso insieme l'armatura alla meno peggio, si rimisero in marcia verso la sala comune di Grifondoro facendo meno rumore possibile. Durante il tragitto verso la torre, però, la povera alcolizzata si ritrovò sotto l'influsso di un disperato desiderio di eliminare i rimasugli di alcol dal suo stomaco per via orale. Annie si guardò intorno disperata. Se Sborny avesse rigettato nel corridoio sarebbe toccato a lei pulire! <<sborny, NO!>> Bisbigliò in tono isterico. <<guai a te se mi vomiti addosso! Ti trasformo in uno Schiopodo Sparacoda, se osi!>>. In risposta, Sborny biascicò qualcosa che somigliava vagamente a "ok". Annie sbuffò, e trascinò la sorella verso la porta più vicina. La spalancò, tirò dentro la sorella e richiuse la porta alle loro spalle. Poi si guardò attorno. "Uh, fantastico!" pensò. "Proprio nell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure dovevamo finire!". Sborny, che oramai era più pallida di un cencio trattato con la candeggina, si diresse verso il cestino più vicino traballando sulle ginocchia malferme. Annie alzò gli occhi al cielo e scosse il capo, poi si diresse verso l'armadio in fondo all'aula nella speranza di trovarvi una qualsiasi pozione curativa. Intanto, Sborny emetteva gemiti sommessi, mentre la puzza di rigetto si spandeva per tutto l'ambiente. Tra le bottigliette stipate nell'armadio, Annie trovò una cura per il mal di stomaco.
Sborny nel frattempo era diventata un pò meno pallida - e un po' più nauseata. Si era seduta a terra con la schiena appoggiata alla parete. Con una mano si reggeva lo stomaco, come se stesse per schizzarle via dal corpo, e con l'altra tentava inutilmente di scostare il cestino puzzolente da sé. Annie richiuse l'armadio e si diresse verso la sorella, accanto alla quale s'inginocchiò per darle la pozione. Sborny deglutì il liquido grigio-giallastro in un sorso. <<va meglio?>> <<ora sì, grazie.>>. Sembra essere in semi-coma.
<<ascoltami bene>> esordì Annie in tono pacato <<se mi combini un'altra volta uno scherzo del genere, giuro che ti denuncio alla preside. Non voglio finire espulsa per colpa tua! Trovati un'altra accompagnatrice la prossima volta.>> <<sì sì... anch'io ti voglio bene.>> sbuffò Sborny. Annie le scagliò un'occhiata truce e scattò in piedi. <<coraggio>> le disse tendendole la mano <<domani mattina abbiamo l'allenamento di Quidditch, ci serve qualche ora di sonno.>>. Sborny si tirò su e insieme si diressero verso la porta.
Ma qualcosa le fece sussultare.
L'armadio, lo stesso dal quale Annie aveva preso la pozione, cominciò a tremare come se qualcosa di enorme e famelico cercasse di uscirne. Annie sbiancò, Sborny strabuzzò gli occhi. Improvvisamente il fremito smise di tormentare il legno, la serratura del mobile scattò e lo sportello si aprì cigolando sinistramente. Solo in quell'istante si resero conto di quanto fosse buia e cupa l'aula della professoressa Ninfea a quell'ora. E l'interno dell'armadio sembrava ancora più nero. Ma qualcosa di più terrificante del buio si celava in quello spazio. Due occhi rossi scintillarono improvvisamente verso di loro. Annie emise un grido agghiacciato, e Sborny estrasse la bacchetta e la strinse con dita tremanti. Lentamente, una testa squamosa e puntuta strisciò fuori dallo spazio nero. L'enorme figura strisciava sinuosa, silenziosa, sollevando la polvere in un turbinio spettrale, e sibilando: era un Basilisco. <<non guardarlo negli occhi>> sussurrò Annie con la disperazione nella voce. Sborny rimase impalata a fissare il mostro. <<sborny, che fai lì ferma? Vieni qui!>>. Sborny sembrava immersa nei pensieri fino al collo. <<annie... tu hai paura dei Basilischi?>> <<certo che ho paura! Sono terrorizzata! Ti prego, ti supplico, vieni via da lì! Non ti ho salvata dal coma etilico per vederti pietrificata!>>. Annie batteva i denti tanto forte da far concorrenza ad un martello pneumatico pe quanto aveva paura, eppure Sborny sembrava impassibile.
<<annie! Questo non è un Basilisco, ma un Molliccio!>> <<che cosa?!>> <<te lo giuro, ne sono certa! Porca miseria... qual'era la formula?>>. Il mostro sollevò la testa, in posizione di attacco. "Pensa, Sborny, pensa... Pensa, pensa!". Il suo volto s'illuminò improvvisamente.
<<riddikulus!>>.
Gli occhi del Basilisco divennero vitrei, e la sua lingua cominciò a ciondolare inerte. La testa barcollava sul collo sinuoso, e la coda sembrava essere scossa da un fremito ritmato. Sborny scoppiò a ridere. Annie le si avvicinò e la guardò sconcertata. <<ma si può sapere che hai fatto?>>. Sborny era piegata in due per le risate. <<che c'è?>> le chiese riprendendo fiato tra un fiotto di risa e l'altro. <<non hai mai visto un serpente ubriaco?>>. Annie guardò la sorella, poi il mostro, e poi ancora verso la sorella. Un sorriso le deformò la faccia sconvolta, e una risata le proruppe dai polmoni. Il Molliccio, tramortito da quei suoni frizzanti, cadde a peso morto sul pavimento e, dopo pochi sendi, svanì con un sonoro "poff!" in una nuvola di bollicine.
Le due continuarono a ridere per un buon quarto d'ora di quella situazione assurdamente comica. Quando smisero di ridere per riprendere fiato rimasero distese a terra, ansanti. <<ehi Annie>> <<dimmi>> <<questa a mamma non la raccontiamo, eh?>>.
SPOILER (click to view)
 
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~Naoko
view post Posted on 11/4/2009, 16:59




:asd:
già letta, bellissima <3
 
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=_*_I'm Ila_*_=
view post Posted on 21/4/2009, 15:46




Bellissimissima **
 
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Sborny Factotum
view post Posted on 22/4/2009, 14:43




assie °°
 
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3 replies since 11/4/2009, 13:39   144 views
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