Summer, Fan Fiction su Twilight -so di essere monotona-

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Eos EriGèneia~
view post Posted on 7/2/2009, 17:33




Non volevo neanche pubblicarla questa fiction, ma il parere di una persona mi ha convinta. Si, è su Twilight, l'ho scritta diverso tempo fa, ma magari ve la leggete e mi dite che ve ne pare.
Critiche sono ben accette, perchè vorrei migliorare.
SI chiama Summer perchè mi sono ispirata alle 4 stagioni di Vivaldi e avevo intenzione di scrivere una One Shot su ogni stagione, incentrata su una coppia diversa della famiglia Cullen. Volevo, sottolineando l'imperfetto, perchè sono molto incostante e ora ho altre storie da portare avanti. Mi farebbe piacere comunque sapere cosa ne pensate.

Titolo: The four seasons, Summer
Autrice: me medesima=)
Rating: verde
Pairing: Edward/Bella

Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non è mia intenzione recar danno alla scrittrice con le mie schifezzuole.

SPOILER (click to view)
Summer
Edward & Bella

12 agosto

Era il 12 agosto. Il clima estivo non aveva colpito particolarmente Forks e di conseguenza non faceva questo gran caldo.
La routine della piccola e piovosa cittadina non si era fermata, nonostante l’innalzamento delle temperature, e c’erano ben poche differenze: per esempio, i ragazzi non andavano a scuola.
Per la famiglia Cullen, non era cambiato proprio niente.
Il sole, ben nascosto dietro le nuvole come sempre, stava tramontando e il cielo era dipinto di una leggera sfumatura rosata. Molto romantico, per intenderci. Ma per una famiglia di vampiri, non era un problema: il sole non aveva mai fatto capolino per tutta la giornata.
Quando Isabella Swan era ancora Miss Swan, Edward Cullen le aveva detto che il crepuscolo era il momento della giornata che loro preferivano. E, di conseguenza, lo era diventato anche per lei, ancora prima che fosse trasformata in vampira. Semplicemente perché l’aveva detto Edward.
Erano passati 364 giorni da quando Isabella Swan era diventata Isabella –Masen- Cullen. Lei se ne stava nel salotto di casa Cullen, che abbracciava la bella figlia. In realtà, Renesmee Cullen doveva avere un anno, ma dimostrava davvero molto di più, fisicamente e, soprattutto, cerebralmente. Si stavano guardando un musical alla tv. Strano, vero? Un musical che non fosse un cartone non era adatto ad una bambina piccola. Ma Nessie non era una bambina piccola, come ho detto. Edward insisteva sempre che lei doveva essere educata alla musica e Bella non aveva niente in contrario: era sicura che con un papà che eccelleva così, non sarebbe stata da meno. Guardavano spesso dei musical, e se non li guardavano, ascoltavano musica. Bella aveva scoperto di avere davvero una bella voce e attribuiva ciò alla trasformazione; spesso cantava con sua figlia, anche se si rifiutava di farlo davanti al marito perché sapeva di non poter reggere il confronto ( non sapeva, o faceva finta di non sapere, che col potere di Renesmee, Edward comunque la ascoltava, ma era uno di quei segreti padre-figlia che era meglio non divulgare ai quattro venti ).
Sedute accanto a loro, c’erano Esme ed Alice Cullen, anche loro prese dal musical che stavano seguendo, più che altro perché lo seguiva la loro nipote Nessie e qualunque cosa facesse Nessie, era una benedizione, un miracolo, oro che colava, Dio sceso in terra…
Ogni tanto Bella chiedeva ad Alice dove fossero Edward, Emmett, Rosalie e Jasper. Ma sua cognata era troppo impegnata a canticchiare, disegnando complicate armonie sulla melodia di base. Ovviamente senza stonare di una virgola.
Isabella aveva imparato a non farsi prendere dall’ansia quando Edward era lontano per più di un’ora; ciò accadeva davvero raramente, ma non temeva i pericoli e il tradimento era davvero un vocabolo inesistente per lei. Più che altro si sentiva davvero incompleta e, per quanto Renesmee le desse conforto e gioia, le mancava realmente, suo marito.
Per fortuna, Edward rientrò poco dopo con Rosalie, con la sua solita grazia e la bellezza accecante. Dietro di loro, Emmett e Jasper ridevano, sguaiati come sempre.
“ Che fine hai fatto? ” chiese Bella con un sorriso, mentre Edward baciava la figlia sulla guancia. Quando il marito la baciò con una dolcezza che la fece tremare ( sarebbe mai cambiata? ) sorrise ancora di più, chiudendo gli occhi con aria sorniona.
“ Edward ed Emmett si sono sfidati, come al solito. E io ho fatto da giudice ” rispose Rosalie, alzando gli occhi al cielo. Ogni giorno Bella si chiedeva come potesse competere con una bellezza così incredibile come quella di Rosalie. Poi si guardava allo specchio e si ricordava che neanche lei era così male…
“ Veramente anche io ho fatto da giudice ” fece Jasper, con un sorriso.
“ Rosalie è troppo poco imparziale ” sbuffò Edward, sedendosi accanto alla moglie e cingendole la vita con un braccio.
Bella ridacchiò.
“ Va bene, non voglio sapere i dettagli. Non ci ten-… ”
Alice, come suo solito, la interruppe con la sua voce acuta e melodiosa.
“ Telefono per te, Bella. Immagino sia Mr. Simpatia ” commentò, tranquilla.
Bella fu subito accanto al telefono, quando squillò.
“ Pronto? ” guardò Alice " Immagini bene, è lui ” tornò a rivolgersi all’apparecchio. “ Ciao Jake. Come va? Si… come se non lo sapessi… ”
Nessuno della famiglia le prestò molta attenzione; la famiglia Cullen si dedicò al film – a Renesmee-. Edward e Rosalie se la coccolavano. A loro si accostò Emmett; sull’altro divano, Alice e Jasper si sussurravano qualcosa, con uno scintillio negli occhi –da far cariare i denti-. Esme invece guardava il vuoto.
“ Cambio di programma ” annunciò Bella, dopo aver poggiato la cornetta. Non aveva un volto particolarmente allegro. Gli sguardi si spostarono su di lei, interrogativi e Bella guardò la figlia, pensierosa. “ Mi spiace, Nessie. Jake non può venire, domani. Ha detto che ha da fare con Billy ”.
Bella prevedeva un’arrabbiatura, da parte di sua figlia. Le poche –pochissime- volte in cui Jacob non poteva stare con lei, Renesmee si arrabbiava tantissimo. Quella volta, quando avrebbe dovuto, rimase tranquilla e liquidò la madre con un “ Okay ” terrificante. Mrs Cullen ci rimase molto male, ma sembrò essere l’unica, perché gli altri continuarono a coccolare la figlia, tranquilli e sereni.
S’allontanò dalla sala, andandosene in camera di Edward, dove c’era ancora il letto che aveva comprato, insieme al divano e tutto. Era ancora molto bella.
Sembravano essersi scordati tutti di che giorno fosse. Tutti erano presi da altro. E Edward… pensare a lui le metteva addosso una grande angoscia. Edward si era dimenticato dell’anniversario di matrimonio? A dirlo così sembrava impossibile; un tipo come Edward non si dimenticava dell’anniversario del proprio matrimonio. Ma in quell’ultimo mese era stato molto distante, sempre preso da altro, sfuggente, pensieroso. Era stato un mese di agonia, per Isabella Cullen. Era terrorizzata dal fatto che suo marito potesse essere innamorato di un’altra. D’altronde non voleva legarlo a se, se non l’amava più. che fare allora? Che fare?
Passava tanto tempo con sua figlia, Edward. Quasi di più che con Bella. E quando era con sua moglie, svicolava, stava sulle sue. E negava.
“ Edward? C’è qualcosa che non va? ” aveva chiesto una volta. E lui aveva scosso la testa ed era tornato pensieroso.
Cosa stava succedendo?
Sospirò pesantemente e scese al piano di sotto, trovando la sua famiglia nello stesso stato in cui l’aveva lasciata.
“ Io vado a caccia ” annunciò nascondendo lo sconforto che la avvolgeva. Edward alzò lo sguardo su di lei.
“ Vuoi che ti accompagni? ”
“ No, non preoccuparti. Vado da sola ”
“ D’accordo ”
Senza guardarsi indietro, Bella uscì da casa Cullen, pregando che qualcuno la inseguisse, le chiedesse cosa c’era che non andava. Invece non ci fu nessuno che la fermò, che la accompagnò. Si sentiva uno schifo.

Summer
Edward & Bella

12 Agosto

Intanto, in casa Cullen…
“ Ci è rimasta malissimo… ” fece Renesmee, al telefono. La voce di Jake risuonò nella cornetta.
“ Lo so, l’ho sentito ”
“ Per fortuna che domani finiamo… ”
“ Te l’avevo detto che era facile ingannarla! Ah, comunica a tuo padre che è stato davvero sleale ricattarmi! ”
“ Papaaaaaà! ” chiamò Renesmee, rivolgendosi al padre. “ Ha detto Jake che è stato sleale ricattarlo ”
Edward fece capolino e sulle sue labbra era dipinto un sorrisetto ironico.
“ Digli che sa benissimo che non ci ha perso, ad aiutarci. Domani state tutto il giorno insieme… ”
“ Jake, papà ha detto che sai benissimo che- ”
“ Si, ho sentito. Ma comunque è stato un subdolo ricatto. Ma è tipico di un succhiasangue… ”
“ Jake!” lo rimproverò Renesmee, scandalizzata.
“ Scusa, Nes ”
Edward si inserì di nuovo nella conversazione, con un ghigno divertito. Si avvicinò alla figlia e si assicurò che potesse udirlo bene anche Jacob.
“ Ti sta dando fastidio, tesoro? Ancora non ti sei abituata ai commenti di quel cane? ”
“ Papà! ”
Edward percepì chiaramente Jacob che predicava, all’altro capo del telefono.
“ HAI VISTO CHE NON SONO SOLO IO?! ”
“ Diventi petulante, cagnaccio ”
“ CAMBIA REPERTORIO, SANGUISUGA! ”
Renesmee si mise ad urlare anche lei, guardando in cagnesco il padre.
“ SMETTETELA TUTTI E DUE! ”
Entrambi soffocarono una risata, Edward meglio. Poi si voltò verso la porta.
“ Sta tornando Bella ” fece, serio. Guardò di nuovo la figlia col ghigno in faccia. “ Hei, cane. Ti devo un favore, eh? ”
“ Papi! ”
“ Si, sparisci dalla faccia della terra! ”
“ Jake! ”
“ Eddai, Nes! Lo sai che- ”
“ tu-tu-tu-tu ”
“ Nes? Neees?! ”

13 agosto

Casa Masen – Cullen
9 am

‘ Bella, io e Nessie siamo a Port Angeles, con Rose e Jasper. Edward ’

Se Bella avesse potuto piangere, l’avrebbe fatto. Non un ‘ti amo’, non un ‘auguri’. ‘Baci’. Niente di niente. solo uno stupido foglietto, le avevano lasciato. Le aveva lasciato. Era uscita un momento, a fare due passi, era rimasta fuori mezz’ora, e al suo ritorno non aveva trovato nient’altro che un misero biglietto. Si chiedeva come potesse essere che Edward avesse smesso di amarla. Eppure, ne era certa, era così.
Se ne andò in camera, si stese sul letto e desiderò di addormentarsi, come poteva fare quando era umana. Il bello era che da umana si svegliava e trovava Edward; da vampira, non trovava proprio nessuno. E ciò la feriva in un modo indescrivibile.

-nel frattempo-
Casa Cullen
9 am

Era vuota, la casa. Tranne per Alice. Alice, la solita vampira esaltata e iperattiva. Alice che non si smentiva mai. Alice che stava… smontando un impianto stereo e caricandolo in macchina? Un impianto di quelli che costavano un occhio della testa… era tutta indaffarata, ogni tanto si fermava, ad occhi aperti, fissando il vuoto. Poi riprendeva. E prima aveva smontato lo stereo, poi l’aveva caricato in macchina, poi, dopo una mezz’ora, era tornata in casa, aspettando suo marito e gli altri. Emmett era a caccia, Esme e Carlisle al lavoro. E Renesmee se ne stava a Seattle con Edward, Rosalie e Jasper, che dovevano tornare a momenti. Secondo la sua previsione…
Tre...
Due...
Uno…
La porta si aprì. Mai scommettere contro Mary Alice Brandon Withlock Cullen. Mai. Edward, Rosalie, Jasper e Nessie rientrarono in casa, tutti con le braccia cariche. Jasper era sparito dietro una montagna di stoffa dai colori caldi, una vera a propria valanga. Rosalie aveva in mano tre casse di candele di tanti tipi e forme diverse. Edward aveva in mano altri drappi, cuscini, lenzuola.
Che diavolo stavano facendo?

Summer
Edward & Bella

13 Agosto

Casa Masen – Cullen
10 am

Da persona ragionevole, Bella non si era fatta prendere dal panico. Almeno all’inizio. Aveva ipotizzato tutto ciò che poteva aver spinto Edward ad uscire senza avvertirla. Ma ciò la portò a pensare a cosa aveva spinto suo marito ad allontanarsi da lei. Cosa? Il suo comportamento? Si comportava come sempre, normalmente. Qualcosa che aveva detto? Ma cosa? Qualcosa che aveva pensato? Non pensava mai niente di cattivo o che potesse ferirlo. Ci pensava e ripensava, nell’ultimo mese, ogni qualvolta avesse del tempo libero, cosa che avveniva spesso. Che aveva sbagliato?
Il dubbio che era rimasto addormentato, nella sua mente, per tutto quel tempo, si svegliò e ricominciò a tormentarla come non faceva da molto, molto tempo.
Edward si era reso conto che lei non era abbastanza per lui. Se ne era reso conto e non provava più piacere nel passare tempo con lei e non le diceva niente solo per non ferirla… si, era così per forza. Non c’era altra spiegazione. Era così. Non l’amava. Era troppo insignificante, troppo brutta anche da vampira. Era troppo poco per lui, così poco da fargli dimenticare l’anniversario del loro matrimonio. Niente. Se l’era completamente dimenticato.
Come le bruciava. Le faceva male il cuore, come mai le aveva fatto male. Non era il fatto che si fosse dimenticato dell’anniversario che la feriva. Ce ne sarebbero stati infiniti di anniversari… ma era Edward. Quell’Edward. Quello che ricordava tutto. L’uomo –il vampiro- che tutte avrebbero sposato. Quello che, nonostante i difetti, era perfetto (*). E Edward non si dimenticava così di una data tanto importante. e così l’unica spiegazione possibile era che non la amava più.
Bella rise di se, sapendo di avere ormai una crisi isterica. Era stata una stupida a non accorgersene. Dopotutto, lui le aveva mandato dei chiari segnali ed era stata lei ad ignorarli e a minimizzarli. Il dolore le trafiggeva ogni particella del suo corpo e per la prima volta intuì come funzionava il potere di Jane. Voleva tanto piangere ma era paralizzata, non riusciva a muoversi. Era immobile nella sua perfezione sovrannaturale, ferma nel centro della stanza, con il biglietto ancora in mano. Da quando l’aveva letto, aveva camminato nella casa, percorrendo sempre i suoi stessi passi, con l’aria accigliata, poi sospettosa, poi addolorata.
Si chiese perché Alice e Jasper, Rosalie ed Emmett, Carlisle ed Esme erano così maledettamente perfetti, entrambi, reciprocamente. Sembravano nati l’uno per l’altra, per sopportare il peso della loro natura insieme. Lei invece? Lei che c’entrava? Lei non era niente, in quella casa. Era arrivata dopo. Era arrivata per ultima e non c’entrava niente.
Che stupida. Che insensibile. Che idiota! Probabilmente Edward voleva andarsene, voleva lasciarla e lei era così convinta che lui l’amasse che lui non voleva ferirla. Che cosa stupida. L’aveva legato a se per un anno… chissà da quanto non l’amava. Chissà quanto doveva sopportare, ogni giorno, per starle vicino. Forse rimpiangeva Tanya… probabilmente rimpiangeva di non aver detto si a lei e non osava fare nulla, perché il suo senso dell’onore non glielo permetteva.
Bella si sentiva davvero, davvero male. Se avesse esposto i suoi pensieri ad alta voce, sarebbe sicuramente scoppiata in una crisi isterica. Non poteva soffocare e non poteva andare in iperventilazione, per fortuna. A quel punto cominciò a valutare anche l’idea del suicidio. Ma Alice l’avrebbe visto sicuramente e gliel’avrebbe impedito. Di sicuro. Davvero. Sempre che non fosse dalla parte del fratello. Ma si. Probabilmente appoggiava Edward, come avrebbe fatto chiunque. E allora che fare? Che fare?

Casa Cullen
10 am

Nel garage, c’erano le creature più improbabili e più spaventose che uno avrebbe potuto pensare: 4 vampiri e un licantropo con un mezzo-vampiro in braccio.

Che situazione…

Jacob Black se ne stava in piedi, con Renesmee Cullen in braccio e un’aria divertita e –come sempre- sarcastica. Poco distanti, c’erano Alice ed Edward Cullen, intenti a caricare in una grossa Jeep tutta la roba che avevano comprato a Seattle poco prima. Cose che Alice e Rosalie, che in quel momento se ne stava accanto a Jasper, avevano ordinato tempo addietro e quella mattina erano andati a prenderle.
“ Allora siamo d’accordo ” fece Rosalie, guardando il licantropo con aria seria. “ La riporti entro le 21 ”
Jacob storse le labbra.
“ Le 23 ”
Edward, ancora indaffarato nel ficcare tutto in macchina, esercitò la sua patria potestà.
“ Non ci pensare nemmeno. Troppo tardi ”
“ Al telefono hai detto che mi devi un favore, succhiasangue ” rispose Jake, acido, ignorando le proteste di Renesmee per il nomignolo poco carino che aveva affibbiato a suo padre. Eppure era vero, avrebbe dovuto abituarsi a quegli scambi di battute, continue punzecchiature, insulti quasi scherzosi… infondo quei due condividevano tante cose, ne avevano passate parecchie, insieme. Non si volevano bene, o almeno non l’avrebbero mai ammesso. Ma, in qualche modo, l’avevano dimostrato (*2). E il continuo battibeccare superava persino le battute di Emmett.
“ Non mi interessa. Non voglio che dorma poco. A scuola ci deve andare ” ribatté Edward, distogliendo per un attimo l’attenzione dal cumulo di stoffa nella Jeep che stava sistemando con la sorella.
“ E va bene, va bene. Facciamo le 22 e non se ne parla più ” Jacob alzò gli occhi al cielo mentre cercava quel compromesso.
“ Per una volta, va bene. Data l’occasione ” concesse il padre di Renesmee, sorridendo alla bambina. Sapeva di averla fatta contenta. Infatti non mancò di vedere la figlia dare il cinque al grosso licantropo. Scosse la testa, sorridendo, e tornò alle sue faccende.
Jacob tossì una mezza risata e condusse la bimba alla macchina. Renesmee sorrise radiosa al padre.
“ Ciao papi! Ti voglio bene! ” gli mandò un bacio, seduta accanto al licantropo. “ Ciao zia Rose, ciao zio Jazz, ciao zia Alice! ”
Gli zii la salutarono con gli occhi che brillavano d’affetto. Quando furono lontani dalla loro vista e dal loro udito, Alice ed Edward si guardarono. Lui aveva la faccia piuttosto contrita.
La sorella gli poggiò una mano sulla spalla, con un’espressione comprensiva.
“ Lo so che non sei d’accordo. Ma è lei che dev’essere felice ”
Edward la guardò.
“ Lo so ” fece con un sospiro. Ci fu un momento di silenzio, poi continuò. “ Che puzza! ”
I giovani Cullen scoppiarono a ridere simultaneamente, in un’orchestra di armonie.

Appena fuori Forks
12 am

Alice sorrise. Il lavoro era ancora a metà. Ma stava venendo davvero bene.
“ Che ti avevo detto, Edward? Ne vale la pena, no? ”
Edward non rispose subito. Era in piedi, su un masso, e fissava un drappo argentato ad un albero.
Si voltò e la guardò.
“ Hai ragione ”
E sorrise, col suo sorriso sghembo(*3).
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(*) E' una cosa che Robert Pattinson ha detto, nella conferenza stampa al Festival del Cinema.
(*2) Non ho resistito. Se state leggendo questa Fiction, vuol dire che avete letto BreakingDawn e ricorderete bene quando Edward chiama Jake 'figlio' -non so se lo chiami proprio così, io ho letto 'my son'- E' stato un momento bellissimo, nonostante io odii Jacob Black.
(*3) solo una cosa: sono appassionata di Fan Fiction su Twilight eccetera. E ho notato questa cosa-sono folle-: il sorriso sghembo è ultra SPUtt***to. E qui io indico il movimento

SSS
Salviamo il Sorriso Sghembo!!!
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Per le strade di Forks

9 pm

Una fantastica Ferrari sfrecciava sulla strada. Sul sedile del passeggero giacevano un paio di borse piene zeppe di vestiti.
A guidare, una bellissima ragazza dagli occhi dorati, i capelli castani e il corpo scosso da tremiti.
Bella Cullen stava piangendo. Ma alla maniera dei vampiri, che era più straziante di quella degli umani: le lacrime non c’erano. C’erano i singhiozzi senza rumore, le mani che stranamente tremavano, avevano deformato il volante della macchina perché l’avevano stretto appena più forte. C’era il finestrino aperto.
Bella stava cercando suo marito. Gli avrebbe comunicato che avrebbe preso Renesmee e gli avrebbe lasciato ogni libertà di stare con un’altra o di starsene da solo. Lei voleva la felicità di Edward e anche se ciò le costava molto di più della sua mortalità, aveva già preso la sua decisione.
In verità, aveva anche pensato di andare dai Volturi e di farsi uccidere. Ma poi aveva pensato alla figlia: non poteva abbandonarla così. Perciò se ne sarebbe andata senza troppe scenate –almeno davanti a Edward e a Renesmee.
Individuò l’odore di Edward nei pressi della loro radura, così accostò, scese dalla macchina e cominciò a correre. Ci mise poco tempo, davvero poco.

Appena fuori Forks

9 pm

Alice se ne era andata da almeno 30 minuti, quando Bella, finalmente arrivò. Edward era seduto, con aria serafica, ma quando la vide arrivare che singhiozzava, scattò in piedi.
Bella era concentrata su di lui, non notò tutto ciò che li circondava. Perciò, con uno sforzo immane, lo fronteggiò. Represse i tremiti, si fece coraggio e parlò.
In quel momento comprese le sensazioni di Edward, quando se ne era andato per proteggerla. Lo faceva solo per lui, solo ed esclusivamente per lui. Perché dentro sentiva un dolore che stava eguagliando quello della trasformazione. Il pensiero di stargli lontana per il resto dell’eternità, rimpiangendo quello che era stato il loro matrimonio –secondo lei meraviglioso.
“ Non lo so se ho fatto qualcosa di sbagliato io ” fece con determinazione, stupendosi di quanto suonasse ferma la sua voce, “ ma va bene, ti lascio libero. Se non mi ami più non ci posso fare niente, perciò è meglio che me ne vada ”
Edward inarcò le sopracciglia.
“ Che cosa vorrebbe dire ciò? ”
“ Che va bene. Prendo Renesmee e… andiamo via. Non voglio essere un peso. Non più ”
“ Per quale motivo dovresti andare via? ” chiese Edward, allarmato e perplesso.
Bella ebbe l’impulso di tirargli un centinaio di schiaffi di seguito: la forza dei neonati svaniva dopo un anno, qualche residuo c’era, no? La voleva anche prendere in giro? Non bastava farla star male in quel modo?
“ Non mi ami. Okay. Perfetto ”
Incredibilmente, Edward sorrise. Non c’era da ridere. Niente. Da. Ridere.
“ Chi te l’ha detto che non ti amo? ”
“ I fatti parlano chiaro: è un mese che sei distante; stamattina esci con Renesmee e mi lasci un biglietto orribile; oggi Jake non poteva tenere Nessie. Oggi. Oggi. Ti ricordi che giorno è oggi? 13 agosto. 13. AGOSTO. Non ti viene in mente niente? Non ti sei lamentato, non hai detto niente! ”
Bella si accorse di urlare, stranamente, solo dopo aver gridato tutte quelle cose.
Edward la guardò con aria strana, per un momento. Sembrava dispiaciuto.
Forse avevano esagerato con la finzione?
“ Bella, guardati intorno, per favore ”
La vampira solo in quel momento si accorse della radura che li circondava. Era la loro radura, ma quasi irriconoscibile, perché sembrava uno di quei luoghi incredibili, esistenti solo nelle favole.
Gli alberi erano drappeggiati d’argento e di nero, con veli opachi. La luce creava dei giochi incredibili, spaventosi ed affascinanti.
Al centro della radura c’era un letto enorme, coperto da un copriletto argentato. Intorno, tante rose bianche. Da qualche parte proveniva Claire De Lune. Meglio dire che proveniva da ogni singolo elemento di quel luogo, sicuramente merito di un costosissimo impianto di amplificazione. Anche gli alberi erano ornati di fiori dai petali chiari che emanavano un odore squisito. E poi era pieno zeppo di candele. Ovunque. Erano stati disposti tavolini drappeggiati, cuscini, veli, pouff, e c’erano almeno un migliaio di candele ovunque, piccole e argentee, che emanavano una luce tremula. Molte stavano dietro i drappi e creavano luci e ombre incredibili.
Bella guardò Edward, confusa.
“ Che-? ”
“ Che giorno è oggi? ” chiese lui, avvicinandosi a lei.
“ 13 Agosto ” rispose la vampira, dopo un attimo di esitazione.
“ E che cos’è successo un anno fa? ”
“ Ci siamo sposati ”
“ E quindi oggi è il nostro… ? ”
“ Anniversario… non ho ancora capito, però ”
Che situazione idiota.
“ Bella, questo è per festeggiare il nostro anniversario ” spiegò Edward, paziente, “ ti amo ”
“ Ma allora perché ti comportavi così? ”
“ Perché avevo paura che scoprissi qualcosa! Alice aveva detto che sarebbe andata bene, in questo modo… ”
Ci fu una lunga pausa. Lui non sapeva che pensare, tranne che avrebbe ucciso sua sorella.
“ Quindi… ” concluse lei, dopo parecchio, “ tu mi ami ”
Edward alzò gli occhi al cielo.
“ Non so più come dirtelo ” sbuffò, rassegnato.
Bella lo guardò negli occhi, poi, scoppiando in singhiozzi, gli si avvinghiò, non preoccupandosi più di nascondere il pianto. Edward la abbracciò dolcemente e la cullò sotto la luce della luna.

Qualche metro più in là, nascosti, Jacob e Renesmee osservavano la scena. La bambina sembrava così dispiaciuta per la madre, mentre Jacob se la rideva, sghignazzando in silenzio.
“ Smettila, Jake! ”
“ Scusa, è più forte di me! È che tua mamma è proprio ingenua… e frignona! ”
“ Non è carino da parte tua! ”
“ Certo, certo ”
Lo sguardo omicida di Edward li convinse ad andarsene in fretta e furia e assoluto silenzio.

21.30 pm

“ E avete fatto tutto questo per depistarmi? ” chiese Bella, incredula e sconvolta. Edward alzò le spalle e annuì.
“ Non volevamo fare niente di scontato… e Alice ha detto che sarebbe andato tutto bene… ”
Bella sembrava persa nelle proprie riflessioni.
“ Bella? Bella, mi senti? ” chiese Edward, perplesso. Lei lo zittì con un cenno e parlò dopo parecchio.
“ Tutto ciò per depistarmi… per non farmi capire niente… un mese d’inferno… ”
“ Mi dispiace, non credevo che non avresti capito… è che Alice- ”
“ UN MESE?! IO VI AMMAZZO! IO TI MASSACRO! TI RENDI CONTO? TE NE RENDI CONTO DI CHE HO PASSATO, IO? MA VOI FARE LE COSE NORMALMENTE, NO, VERO? SEMPRE LE COSE PARTICOLARI! UN MESE PENSANDO LE COSE PEGGIORI! CHE DIAVOLO… SIETE IMPAZZITI? ”
Edward indietreggiò, spaventato, davanti alla furia di Bella Cullen.
“ Andiamo, Bella, volevamo solo fare qualcosa di buono… e l’importante è che sia riuscito, no? ”
“ SPERO PER TE CHE SIA Più VELOCE DI ME, perché STO PER INSEGUIRTI E FARTI DEL MALE! HAI IDEA DI COSA HO PASSATO, EDWARD ANTHONY MASEN? ”
Ahi, ahi. Quando lo chiamava così si metteva davvero male. Indietreggiò ancora un po’.
“ Scusa, Bella, mi dispiace! ”
“ NON ME NE FREGA NIENTE! ”
E così, Bella prese a rincorrere Edward per la radura, ignorando le sue preghiere… ma ciò non impedì loro di passare un buon anniversario. Tipo vietato ai minori di 18 anni.


La fine fa schifo, lo so, è molto, anzi, troppo semplice.
Baci,
Fede
 
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~Naoko
view post Posted on 9/2/2009, 15:06




Ma che bellaaaa!!! :woot:
scusami se non ho commentato prima, comunque mi è piaciuta molto e tu scrivi davvero bene^^
lol, adesso però devi scrivere la parte vietata ai minori di 18 anni :asd:
 
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Eos EriGèneia~
view post Posted on 9/2/2009, 20:26




voglio vedere i documenti, marti, sennò non la scrivo! Provami che hai 18 anni... scusa, delirio.
Grazie per i complimenti. In realtà a me non piace molto, ma mi hanno convinta a pubblicarla. E per la parte VM, vedrò che si può fare. Vado a parlare un attimo con Edward e ti faccio sapere. =)
 
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~Naoko
view post Posted on 9/2/2009, 23:51




guarda ti scannerizzerei la mia carta d'identità se non ci fosse sopra una foto così oscenamente oscena xD
 
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Eos EriGèneia~
view post Posted on 10/2/2009, 15:47




OT (ovviamente)
è universale come le leggi della fisica che la foto della carta d'identità faccia schifo. Quindi don't uorri. xD
 
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† angel of the darkness †
view post Posted on 1/3/2009, 12:06




Scusami Fede ma l'ho letta solo ora ^^
Era così lunga che alla fine non finivo mai di leggerla xD

comunque sei davvero molto molto brava ^^
Complimentoniii!! :)
 
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Eos EriGèneia~
view post Posted on 1/3/2009, 16:21




Gvazie, cavissima.=)
 
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Nimphalys
view post Posted on 1/3/2009, 17:36




molto bella! poi io adoro la saga di twilight!
Scrivi davvero bene! complimenti! :asd:
 
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Eos EriGèneia~
view post Posted on 1/3/2009, 18:59




Grazie mille, mi commuovo, sei molto gentile.
E chi, poi, non adora quella saga?
 
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=_*_I'm Ila_*_=
view post Posted on 21/4/2009, 16:10




Solo ora ho letto...
ma ma...bellissima **
Devi continuare U.U Sisi...
 
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9 replies since 7/2/2009, 17:33   77 views
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