| XVII sonetto
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
da Cento sonetti d'amore, Pablo Neruda. __________________________________________________________________
<<possa destarsi in preda ai tormenti!>>, gridò lui con una veemenza terribile, battendo il piede e gemendo in preda ad un terribile parossismo di incontrollabile passione. <<ah, ha voluto mentire fino alla fine! Dove si trova? Non lassù... non in cielo... non tra i defunti... dove? Hai detto che non ti importava nulla delle mie sofferenze! E io recito una sola preghiera... e la ripeterò finchè la lingua non mi diventerà rigida... Catherine Earnshaw, possa tu non avere riposo finchè io vivrò! Hai detto che sono stato io ad ucciderti... perseguitami, allora! Gli assassinati perseguitano i propri assassini. Credo... so che altri fantasmi hanno vagato su questa terra. Sii con me sempre... assumi qualsiasi forma... fammi impazzire! Ma non lasciarmi, ti prego, in questo abisso, dove non posso trovarti! Oh, Dio, è un dolore indicibile! Non posso vivere senza la mia vita! Non posso vivere senza l'anima mia!>>
Da Wuthering Heights, Emily Bronte
|