il titolo non ce l'ha, e non è nemmeno una ff

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=mery=
TOPIC_ICON9  view post Posted on 12/7/2008, 01:08




ma qui si possono postare anche storie a capitoli che però non hanno nulla a che vedere con le vere e proprie ff??? ... mah... vabbè.. questa è una storia che ho scritto diverso tempo fa... ogni tanto aggiungo qualche pezzettino... spero vi piaccia (e se non ritenete che uesta sia la sez giusta spostate pure^^)

coooooooomuuuuuuuunque.
è la storia di "2 destini"... di 2 ragazze con vite diverse, ma che prima o poi si troveranno faccia a faccia...

tadàn...!

(metto solo un pezzo per ora, anzi, scusate se metto anche troppo =P)

SPOILER (click to view)
“corro … non riesco a fermarmi ..proprio non ce la faccio … dove vado? Che direzione devo prendere? … fermati. Ti prego …”

Fredde, sento queste parole scivolare su e giù nella mia testa. È stato solo un brutto sogno .. L’ennesimo. Finalmente sveglia mi accorgo di una minuscola goccia di sudore che imperla la mia fronte. Però ho freddo. Ho freddo e mi sento sola. Ma non ho paura … mi sento forte, invincibile, instancabile e pronta. Pronta a lottare per la vita .. Per la mia … vita.

Una volta, tanto tempo fa, qualcuno mi ha detto che la vita fa schifo. E cm dire il contrario? … non ottieni quello che vuoi senza pagare un prezzo esageratamente alto, insegui sogni irrealizzabili e sciocchi. E continui a domandarti se la tua esistenza è veramente importante … forse senza capirlo mai.
Questa è la storia di ki è stato capace di trasformare il disprezzo in affetto, la rabbia in tenacia. Se credi che si sia trattato di sforzi inutili, vai avanti.. Continua a leggere … le sorprese non hanno mai fine … neppure per te.

Non racconterò questa storia dal mio punto di vista … troppo coinvolgimento … chissà, magari un po’ di passività mi farà bene.


Quel giorno rimanere a casa è stato uno degli sbagli più grossi e rimpianti da chiara in quella che le è sempre sembrata la propria vita breve e insignificante.
Gli inquilini del piano di sopra non fanno altro che gridare.. Spaccare tutto e poi ancora gridare.
Chiara è stanca … pretende riposo e continua a chiedersi perché una vita così di merda è capitata proprio a lei. Si è alzata la mattina presto … come al solito per andare a lavorare al supermercato dall’altra parte della città.. Lei è una che si guadagna la vita col sudore della fronte e che di certe puttanate tipo “domani come mi sistemo i capelli???” non sa proprio che farsene, se non odiarle. Appartiene da sempre a un mondo sbagliato che tutti ignorano, ha abbandonato speranze per sé e per la propria vita, se mai ne ha avute.
Ad ogni modo, in quella stupida giornata passata tra le tipiche grida degli slavi al piano di sopra e gli scaffali carichi di cibo del supermercato la cosa più sbagliata che potesse capitare, quella che non riesci mai a prevedere pur aspettandoti il peggio, capita.
Sono le 3 del pomeriggio .. L’aria è leggera.. è possibile sentire il tipico odore dopo la pioggia, quello che ti entra nella testa, scava nei tuoi pensieri e ti regala una sensazione di libertà solamente tua.
Crash! qualcosa si frantuma in mille pezzi … esasperata, chiara si trascina fuori nella piccola terrazza che da sulla strada, per controllare di persona che il vaso, piatto, pezzo di mobile o qualsiasi fantasioso e variabile oggetto gli slavi abbiano scelto per dimostrare l’affetto reciproco, non abbia beccato in piena faccia un passante malcapitato.
Fortunatamente per i viandanti, proprio dove c’è stato lo schianto, non c’era nessuno.
Ma chiara non può fare a meno di soffermarsi ancora ad osservare le conseguenze dello spiaccichio al suolo di quella che sembrava una povera pianta di ciclamini. Un ragazzo, alto biondo e atletico, si avvicina ai cocci e si china a prendere un fiore delicato che sembra piccolo e perduto nella sua grande mano. Alza la testa, vede chiara, la fulmina con lo sguardo. <non te l’hanno insegnato che non si lancia niente dalle finestre?> cavolo, era proprio arrabbiato.
… bè??? Delusi? Cosa vi aspettavate, il principe azzurro che porta alla sua amata cenerentola ciclamini e cocci invece della scarpetta di cristallo?
… su dai … Lo sanno tutti che gli atletici alti e perdipiù biondi sono più stupidi e insensibili che mai!
Ad ogni modo, lasciando perdere la scarsa intelligenza di questo genere di individui, chiara non è affatto sorpresa dal comportamento del suo interlocutore. Per questo, quasi le viene da ridere e piangere nel contemporaneo. Sa che anche le situazioni più semplici le possono procurare dispiaceri ed è meglio sopportare in certi casi, per evitare il peggio.
La presuntuosità, credenza di conoscere sempre tutto della vita meglio di tutti, fa sì che risponda al biondino con un semplice sguardo assente e ignorante … non cattivo, no. Semplicemente menefreghista.
Il fusto biondo sta ancora gridando qualcosa, quando chiara è già rientrata in casa si siede in cucina. Sente il cuore vuoto e si tiene la testa fra le mani … è così pesante … satura di pensieri troppo grandi.
Pensieri appesantiti dalla sensazione di non essere liberi.
Perché era questo che chiara aveva inseguito quando aveva deciso di andare a vivere da sola. Invece, adesso, l’unica libertà che ha veramente è quella di poter lasciare casa in disordine senza che qualcuno la venga a disturbare.
Possibile? Possibile che il mondo sia solo una questione di infelicità … dove non sarai mai veramente nessuno … e dove ti prendi la colpa di vasi lanciati da qualcun altro?
 
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.Bady.
view post Posted on 12/7/2008, 09:10




Complimenti mery!!!
Mi piace un sacco come scrivi!
Posta presto un nuovo pezzo
 
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SkiZZeTTa93
view post Posted on 12/7/2008, 09:54




bella davvero mery!
 
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=mery=
view post Posted on 12/7/2008, 12:16




grazie i'm commossa :T_T:
 
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=mery=
view post Posted on 12/7/2008, 14:57




aggiungo un pezzetto:

Come sempre, la giornata al supermercato sembra non passare mai.
C’è sempre da fare troppo o troppo poco e chiara si è sentita fin da subito insoddisfatta di questo lavoro.
Ma ormai non ci pensa più.
Lisa, la cassiera, ha una tinta orrenda. Sul rosso-arancione, si permette di criticare chiunque e qualunque cosa. A chiara, lisa fa quasi pena. La rossa, a quasi 40 anni, conduce una vita solitaria e finta. Costruita sul malessere altrui, sui pettegolezzi, e sull’illusione di conoscere il mondo.
Povera lisa, si trovava spesso a pensare chiara. A 40 anni, non ha ancora capito niente della vita.
Ma tutto questo le sembrava ancora più incredibilmente triste, se faceva 2 + 2.
Chissà come era stata lisa da giovane. Forse aveva avuto i capelli di un colore normale, forse aveva incominciato al supermercato a riempire scaffali, forse si era ritenuta al di sopra di tutto e di tutti, aveva vissuto da sola e esasperata da condomini molesti.
 
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Coccinella95^_^
view post Posted on 12/7/2008, 20:33




bellissimissima!!!!!WOWISSIMA la tua ff!!!!!posta presto ke mi piace un kasino!!!
 
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=mery=
view post Posted on 13/7/2008, 11:27




grazie anche a te^^
cmq ora viene il pezzo che parla dell'altra ragazza =)

“how i wish .. how i wish you were here…”
La canzone risuona in macchina dolcissima, come monica l’ha sempre ricordata.
Questa melodia riporta a galla tanti di quei ricordi… tutti quanti però sembrano lontani e indefiniti.. Odori, visi, sapori.. Si presentano nel cuore x pochissimi istanti.. Per poi sparire, lasciando un retrogusto amaro e malinconico.
Monica chiude gli occhi. È serena, non ha preoccupazioni, e finalmente, ripensando al proprio futuro riesce a non sentire una profonda voragine squarciarle il petto.
Ma non è sempre stato così.
Ci sono stati giorni in cui trovare la forza di alzarsi la mattina è stato praticamente impossibile. Momenti carichi di angoscia solitudine inquietudine e dolore.
Ma quel tempo sta x allontanarsi definitivamente.
La bmw dello zio mauro è confortevole e da sicurezza. Una vita nuova è dietro l’angolo. In un mondo dove ha la possibilità di ricominciare da capo. Nessuno la conosce, sa dei suoi difetti e delle difficoltà in cui si è trovata. No.
La macchina frena di botto. Dallo specchietto retrovisore monica cerca lo sguardo dello zio, invano. Legge il terrore dipinto sul suo volto, vuole capire cosa è accaduto.
Le mani dell’uomo afferrano saldamente il volante, e sembrano non volerlo mollare mai più.
Chiara sa cosa sconvolge suo zio..
Quel giorno… il giorno dell’incidente, lei non c’era. Ma lui si.
Quanti dolori, adesso, all’improvviso ed in poki istanti, affiorano.
“il telefono che squilla incessantemente … le voci confuse … le sirene … i sorrisi spenti.
Monica è a casa da sola, una sera come le altre. Legge un libro, “20000 leghe sotto i mari”, uno dei suoi preferiti. Il giorno prima i suoi genitori sono partiti… volevano un po’ di pace, fuori dal caos della città dove vivevano. Così, sono andati in campeggio, portando con sé il piccolo samuel, fratellino di monica che ha 5 anni. Monica ha insistito per restare a casa, invece, motivata da quel senso di relax regalatole dalla piccola e vuota casa in cui ha sempre vissuto.
La serata è fresca, dolce e rilassante. Una brezza leggerissima scuote delicatamente le chiome degli alberi.
Monica mette via il libro, chiude gli occhi. Pensa alla vita. E sorride.. Si sente felice e spensierata. Alla radio passano una canzone che non aveva mai sentito.. Ma la sente subito così vicina.. È “let there be love”, degli oasis. Le scappa un sorriso, ma anche una lacrima.. Continua a chiedersi perché si senta così… è una sensazione che non le dispiace affatto. Il cuore pieno di pace le batte forte, quasi come per ricordarle “ehi, siamo vivi”. e monica lo sa. Lo sa, e continua ad essere grata per quel dono che le è stato fatto, il dono di una vita piena di alti e bassi, ma che le ha sempre permesso di riemergere da quei “bassi”.
Squilla il telefono. Shhhhh.. Pensa monica, “per favore, non adesso..”
Gli oasis hanno dovuto lasciare spazio ad una canzonaccia, di quelle che restano un paio di mesi prime in classifica, ma al terzo mese sono già state dimenticate.
Che stanchezza… succede sempre così: se c’è qualcosa di veramente bello, sta’ sicuro che te lo porteranno via.
Gli squilli sono terminati, monica non ha risposto.
Ma il telefono torna ad insistere.. La chiama, con un motivo acuto che non era mai sembrato così fastidioso.
“si?” biascica con la voce rotta dalla spossatezza. In risposta, solo rumori lontani, che però sono troppo vicini al cuore.. “monica..” … è lo zio, sta piangendo. Quell’uomo, così grande e forte, l’omone che sin da quando era piccola la faceva ridere e giocare e che non aveva mai visto con un’ombra di tristezza sul viso, ora, piange.
Panico.. Controlla il numero sul display… la telefonata è dal telefono della mamma.
No… No.. No. No! Non adesso! Adesso che … c’era stato qualcosa di veramente bello… è stato portato via…



chiedo scusa se ogni volta posto o troppo o troppo poco^^' ma cerco di dare un senso ai fatti, forse senza riuscirci^^'

vabbè fatemi sapere va' =D
 
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Coccinella95^_^
view post Posted on 13/7/2008, 13:21




no stai facendo bn si capisce bn la storia...brava continua presto...^_^
 
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SkiZZeTTa93
view post Posted on 13/7/2008, 18:17




bella davvero ^_^
 
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=mery=
view post Posted on 13/7/2008, 19:45




grazie^^
 
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SkiZZeTTa93
view post Posted on 13/7/2008, 19:57




e di ke...mi piace realistico e carino
 
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.Bady.
view post Posted on 13/7/2008, 20:26




bellissima *___*
 
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=mery=
view post Posted on 8/11/2008, 19:06




mmmhh.. vediamo se vi ricordate ancora di me chiara e monica.. xD

Tra una settimana ricomincia la scuola … evviva. Si torna a vedere ogni giorno le facce di quelle sanguisughe. Ma a che potrà mai servirmi la scuola??? Chiara se lo chiede ogni giorno. Perfino all’asilo aveva capito subito l’inutilità di una istituzione del genere. Non le piace fare nuove amicizie. Sta bene così. L’unica amica che vuole è dentro di lei. È l’unica di cui ci si può fidare …

Melany D.
La cara e sssssssimpaticissima Mel. Che smorfiosa. Lei e i suoi boccoli dorati, i golfini di cashmire e il padre chirurgo. Una barbie. Non si risparmia mai le solite battutine perfide nei confronti dei più deboli, alle quali tutti devono ridere, se vogliono rimanere nelle sue grazie.
Quando lei e chiara avevano 7 anni, mel organizzò una festa in costume. Chiara chiese a sua madre se poteva vestirsi da Kamikaze. Sua madre la prese come una battuta. Rise, e le comprò un vestito da Minnie.
Alla festa c’erano costumi di ogni genere.. Dagli immancabili clown a cosi verdi che avrebbero dovuto somigliare a semafori. Quando fu il momento di portare il regalo a Mel, tutta felice chiara si sistemò per bene le orecchie da topo e sorridente andò a cercarla. Un faccia a faccia terribile… Melany era con gli altri bambini, giocavano e ridevano. Chiara fino a quel momento era stata nel retro del giardino a cercare vermi.
Una volta l’una davanti all’altra, la piccola chiara si sentì trapassata da parte a parte da una quindicina di bambini sorpresi e curiosi. No… non può essere..
Mel era furente. Il visetto d’angelo divenne quasi livido. Tremava di rabbia. Strappò con forza il regalo dalle mani di Chiara, che era pietrificata dalla scena.
Tutti trattenevano il fiato, a parte l’ormai arrabbiatissima Mel, che respirava affannosamente e a pieni polmoni, come per mantenere la calma.
<a ME STA MEGLIOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!> gridò a un certo punto.
Oh No.. Bel guaio.
N.B. assicurarsi sempre - e dico SEMPRE - di non avere lo stesso costume della festeggiata. Soprattutto se si tratta di Melany boccoli d’oro - golfino di cashmire - papà chirurgo.
Per il resto della festa chiara tornò sul retro del giardino dove indisturbata si mise a raccogliere vermi e a ficcarli nei bicchieri.
Quando fu il momento di andare via, fu costretta a passare d avanti agli altri bambini. Ridevano.
Chissà perché.
La madre di chiara parlava con quella di Mel, non facevano altro che dire quanto le bambine si fossero divertite insieme. Per la mamma della piccola chiara era straziante essere consapevole che la donna che aveva di fronte non aveva neppure la minima idea di quale tra le tante bambine fosse sua figlia.
Mentre le chiacchiere divagavano “spensieratamente” tra le due donne, chiara, a una decina di metri di distanza, capì il motivo di tante risa.
Sul bordo della piscina Mel teneva in mano qualcosa…
Ah.
Era la bambola che chiara le aveva regalato. Le aveva legato sotto la testa un laccio da scarpe. Per un po’ fu penzolante tra le mani di Mel e degli altri bambini, poi mel afferrò il capo del laccio, e fece scivolare giù la bambola, che appesa, finì nella piscina.
Con un ghigno tutti i bambini, mel compresa, fissarono chiara, rimasta agghiacciata di fronte a quel malefico spettacolo di cui la perfida mel era regista.
Mel guardò la bambola. Poi il suo sguardo si posò su chiara. Con il suo indice piccolo e crudele la puntò.
“la tua fine” lesse chiara sulle labbra di Mel.

Cristina B.
Scagnozza n.1 di mel. Capelli lunghi e neri, dei quali è gelosissima. Sembra dolcissima, ed è solo per questo che quella piccola gallina mora ha una media perfetta. Con uno sguardo ingenuo e zuccherino intenerisce tutti i professori. Ma in realtà… è una piccola vipera senza cervello. Ma poverina… l’unico neurone che aveva morì diverso tempo fa per solitudine.

Veronica S.
Non meriterebbe nemmeno di essere nominata. Questo particolare esemplare di essere senza spina dorsale, è dotato di un notevole equipaggio di cattiveria, malizia, idiozia e perfidia.
Fa karate, ed è piuttosto massiccia.
Che dire di questo armadio?
Mel la usa come boia personale per tutti quelli che non le piacciono.
Nonché, naturalmente, come scagnozza number 2.

 
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Coccinella95^_^
view post Posted on 16/11/2008, 11:16




continua presto =DDDDDDDDDD
 
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13 replies since 12/7/2008, 01:08   156 views
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