| grazie anche a te^^ cmq ora viene il pezzo che parla dell'altra ragazza =)
“how i wish .. how i wish you were here…” La canzone risuona in macchina dolcissima, come monica l’ha sempre ricordata. Questa melodia riporta a galla tanti di quei ricordi… tutti quanti però sembrano lontani e indefiniti.. Odori, visi, sapori.. Si presentano nel cuore x pochissimi istanti.. Per poi sparire, lasciando un retrogusto amaro e malinconico. Monica chiude gli occhi. È serena, non ha preoccupazioni, e finalmente, ripensando al proprio futuro riesce a non sentire una profonda voragine squarciarle il petto. Ma non è sempre stato così. Ci sono stati giorni in cui trovare la forza di alzarsi la mattina è stato praticamente impossibile. Momenti carichi di angoscia solitudine inquietudine e dolore. Ma quel tempo sta x allontanarsi definitivamente. La bmw dello zio mauro è confortevole e da sicurezza. Una vita nuova è dietro l’angolo. In un mondo dove ha la possibilità di ricominciare da capo. Nessuno la conosce, sa dei suoi difetti e delle difficoltà in cui si è trovata. No. La macchina frena di botto. Dallo specchietto retrovisore monica cerca lo sguardo dello zio, invano. Legge il terrore dipinto sul suo volto, vuole capire cosa è accaduto. Le mani dell’uomo afferrano saldamente il volante, e sembrano non volerlo mollare mai più. Chiara sa cosa sconvolge suo zio.. Quel giorno… il giorno dell’incidente, lei non c’era. Ma lui si. Quanti dolori, adesso, all’improvviso ed in poki istanti, affiorano. “il telefono che squilla incessantemente … le voci confuse … le sirene … i sorrisi spenti. Monica è a casa da sola, una sera come le altre. Legge un libro, “20000 leghe sotto i mari”, uno dei suoi preferiti. Il giorno prima i suoi genitori sono partiti… volevano un po’ di pace, fuori dal caos della città dove vivevano. Così, sono andati in campeggio, portando con sé il piccolo samuel, fratellino di monica che ha 5 anni. Monica ha insistito per restare a casa, invece, motivata da quel senso di relax regalatole dalla piccola e vuota casa in cui ha sempre vissuto. La serata è fresca, dolce e rilassante. Una brezza leggerissima scuote delicatamente le chiome degli alberi. Monica mette via il libro, chiude gli occhi. Pensa alla vita. E sorride.. Si sente felice e spensierata. Alla radio passano una canzone che non aveva mai sentito.. Ma la sente subito così vicina.. È “let there be love”, degli oasis. Le scappa un sorriso, ma anche una lacrima.. Continua a chiedersi perché si senta così… è una sensazione che non le dispiace affatto. Il cuore pieno di pace le batte forte, quasi come per ricordarle “ehi, siamo vivi”. e monica lo sa. Lo sa, e continua ad essere grata per quel dono che le è stato fatto, il dono di una vita piena di alti e bassi, ma che le ha sempre permesso di riemergere da quei “bassi”. Squilla il telefono. Shhhhh.. Pensa monica, “per favore, non adesso..” Gli oasis hanno dovuto lasciare spazio ad una canzonaccia, di quelle che restano un paio di mesi prime in classifica, ma al terzo mese sono già state dimenticate. Che stanchezza… succede sempre così: se c’è qualcosa di veramente bello, sta’ sicuro che te lo porteranno via. Gli squilli sono terminati, monica non ha risposto. Ma il telefono torna ad insistere.. La chiama, con un motivo acuto che non era mai sembrato così fastidioso. “si?” biascica con la voce rotta dalla spossatezza. In risposta, solo rumori lontani, che però sono troppo vicini al cuore.. “monica..” … è lo zio, sta piangendo. Quell’uomo, così grande e forte, l’omone che sin da quando era piccola la faceva ridere e giocare e che non aveva mai visto con un’ombra di tristezza sul viso, ora, piange. Panico.. Controlla il numero sul display… la telefonata è dal telefono della mamma. No… No.. No. No! Non adesso! Adesso che … c’era stato qualcosa di veramente bello… è stato portato via…
chiedo scusa se ogni volta posto o troppo o troppo poco^^' ma cerco di dare un senso ai fatti, forse senza riuscirci^^'
vabbè fatemi sapere va' =D
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