raccontinooooooooooooo

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=mery=
TOPIC_ICON10  view post Posted on 2/7/2008, 17:39




uhm... dato che c'è questa sezione tanto vale innaugurarla, no??? vabbè.. posterò una storiella che avevo scritto un pò di tempo fa.. non si tratta di una vera e propria storiella.. in pratica, con un ascoltodi musica classica, il mio prfessore ha dato il compito di buttare giù qualsiasi cosa ci venisse in mente.. e di stenderlo bene, poi. vabbè dai... questo è qello che è venuto in mente a me.. giudicate voi XD accetto commenti di qualsiasi genere^^

p.s. il brano era "andante con moto" (by Shubert)

"La strada parecchio affollata, di gente, di indifferenza, di fretta, offre a chi si ferma anche solo per pochi minuti, la possibilità di assistere a quel miscuglio di personalità, pensieri, atteggiamenti.
Nessuno lo fa, però.
Tutto succede così velocemente da non potersi fermare, da non poter dire: “aspetta un attimo, dove sto andando? dove stiamo andando tutti?”
E se qualcuno lo facesse? Cosa si troverebbe a vedere?
Proviamo.
Ci sei tu. E fai parte della mandria. Pensa, cos’è che, rendendoti conto di questa situazione, ti salta subito alla mente?
Il fatto di essere consapevole di essere semplicemente uno fra i tanti.
Ma il coraggio di dire “stop” non ce l’hai. Forse perché è facile farsi trascinare e fino ad un certo punto è piacevole, magari per via del pensiero “uguale è bello”. però qualcosa ti manca, ti senti come un guscio vuoto e hai il bisogno di dimostrare di esistere.
Trovalo. Trova il coraggio, cercalo negli occhi vuoti di una persona vestita per bene che incontri lì per caso, e pensa che nessuno ti vede diverso da lei: vedono solo i vostri gusci.
Ti fermi. Gente da ogni parte si precipita con urgenza chissà dove. Tutti quelli incrociati cercano di indirizzarti verso le loro strade e le tentazioni sono forti: in un primo momento ti sembra giusto andare in una certa direzione, l’attimo dopo scapperesti dall’altra parte.
Che fare, pensa, che fare?!
Ti metti in disparte.
Guarda, vedi.
Sì, ma cosa? Scava a fondo, cerca di guardare oltre i gusci, negli sguardi, nei sorrisi e nel modo di sistemarsi in fretta una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Se ci pensi bene, ognuna di quelle persone somiglia a un animale. Non nel senso negativo del concetto, più semplicemente, per il modo di atteggiarsi, di parlare, ecc., si può arrivare a delle associazioni.
Proviamo.
Arriva qualcuno da quella parte. Un leone. Prosegue dritto e a testa alta, fa lo spavaldo e mai e poi mai deciderà di fermarsi. È convinto di star bene e il branco gli dà sicurezza. Perché dovrebbe voler distinguersi?
Dalla parte opposta arriva un piccolo stormo di uccellini, pieni di vita e colori. Amano cinguettare, volteggiare e librarsi nell’aria. Qualcosa però glielo impedisce. Sono pochi, sono diversi. Differenti da quel leone che gli va incontro e li sovrasta tutti. Niente volteggi allora.
In lontananza si scorge la figura delicata di un cervo. Gli occhi grandi, la voglia di saltare dove più gli pare. Ma non sembra che ci sia un gran sorriso sul viso di quel cervo. C’è timore, insicurezza, perplessità e smarrimento.
E c’è il leone lì. Non è preda, ma predatore.
L’uccellino vola basso, il cervo si nasconde.
Vorrebbero una gran rivoluzione, “farebbe al caso nostro, ma ci dovrebbe pensare qualcun altro”, si dicono.
Guardando attentamente, un paio di qualità di questi dolci e docili animali si scorgono, ma se ne vergognano, le rifiutano e le scacciano via come si fa con delle mosche fastidiose.
E questo è brutto, terribile.
Ma tu cosa fai? Resti a guardare? E allora che animale rappresenti? Ti credi preda o predatore?
Non lasciar perdere tutto proprio adesso. Vieni via dall’angolino in cui ti eri rintanato per osservare, respira a pieni polmoni e abbi la forza di renderti conto che siete tutti leoni, o almeno avete il dovere di esserlo, di camminare dritto e a testa alta, renditi conto che siete anche tutti uccellini ognuno con i propri colori sgargianti liberissimo di svolazzare di qua e di là e renditi conto che non esiste cerbiatto senza il diritto di mostrare vita negli occhi e che tu che sei uno di loro non sei né preda né predatore, che puoi star bene con tutto e con tutti anche senza vivere nel terrore o causandolo negli altri.

Ma dove stiamo andando? perché dobbiamo aspettare uno stop e fare altrettanto per un via? Forse un giorno avremo il coraggio di andare in quell’angolino della strada affollata che percorriamo ogni giorno, attendere di conoscere a fondo quello che vogliamo essere e avere e, solo dopo tutto ciò, ributtarci nella mischia con la consapevolezza di essere qualcuno, fieri di quelle mosche che ci ronzano intorno e con la vera coscienza di esistere.
Sì, forse."


ecco.. fine.. :unsure:
 
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.Bady.
view post Posted on 2/7/2008, 19:51




é bellissimo *__*

Sono dei pensiero molto belli è profondi, soprattutto da "Vieni via dall’angolino in cui ti eri rintanato" fino alla fine

bello anche il fatto che tutto questo sia nato dall'ascolto di un brano di musica classica!!
SPOILER (click to view)
ma perchè da me la prof di mucica non ci ha mai fatto fare qualcosa di così carino??!! <_<


complimenti :)
 
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=mery=
view post Posted on 2/7/2008, 20:00




grazie mille.. sono contenta che ti piaccia^^
 
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Coccinella95^_^
view post Posted on 2/7/2008, 20:21




wowissimo!!!!!è stupendo è WOW!!!! bellissimo brava!!!
 
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=mery=
view post Posted on 2/7/2008, 21:53




tante grazie anche a te^^
 
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ice_juventina.pazza
view post Posted on 1/9/2009, 17:20




semplicemente f-a-n-t-a-s-t-i-c-o !!
 
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5 replies since 2/7/2008, 17:39   103 views
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