| Coccinella95^_^ |
| | metto il primo capitolo in spoiler,xk forse quasi tutti l'avete letto...posto il continuo normalmente. CAPITOLO I:LA TAVOLA DEI SIRENI
TUTTO HA UN INIZIO “Un gruppo di ragazzi.3 femmine e 3 maschi.Ilaria,Miriam,Giulia,Alessio, Mirko,Luca.Non sono fidanzati,solo amici di scuola.<ehi,che ne dite se oggi pomeriggio usciamo?>Luca era sempre quello che trovava le idee per far passare i pomeriggi..Tutti annuirono,scambiandosi occhiate positive.Così fu.Alle 14:30 si trovavano tutti in piazza.Mentre aspettavano l’ultimo,Mirko,sempre in ritardo,apparse davanti a loro una donna,che sembrava appena uscita da un libro di storia,vestita e con modi “medievali”.Il gruppo si mise a ridere nel vedere quella che credevano fosse una scema che si veste per fa ridere.Lei si avvicinò ai ragazzi.Con voce roca disse:<voi siete il gruppo Mages?>.Ilaria,la più coraggiosa rispose:<si siamo noi,ma non abbiamo fatto noi i graffiti sulla casa,sono stati i Rocchines…!>Gli altri iniziarono a indietreggiare.Però la risposta della donna fu un sorriso sforzato.La donna fece di no con la testa.<non è per quello…ragazzi miei…siete stati convocati da Arya,la principessa degli elfi,per farvi partecipare alla prova del drago…ma poi,cosa sono i graffiti?>Tutti si fissarono.Erano stupiti,ma avevano anche il dubbio che la donna li stesse prendendo in giro.Nel frattempo era arrivato Mirko,ancora all’oscuro di quella faccenda.Messo al corrente delle parole della donna,fissò gli altri con aria infastidita.<non ci prenda in giro,abbiamo meglio da fare…>Alessio,sempre colui che dice subito come stanno le cose.<no!Fermi!>La fissarono.<quel che ho detto,ne ho la prova!>.Porse a Luca un foglio ripiegato a pergamena,con un sigillo di placca rosa.Lo aprì.C’erano tutti i loro nomi,i loro cognomi.Si spaventarono.Diceva:"Fatevi trovare alla Tavola dei Sireni,alle 15 di Venerdì della settimana prossima.Firmato,la principessa Arya.Ps:se non sapete dove si trova il luogo,chiedete ad Ilaria." Perché Ilaria?Dove si trovava quel luogo?Non capivano.Che situazione strana.Iniziavano a credere alle parole della donna,anche se era difficile da accettare.<ila,questo è il posto che abbiamo chiamato io e te così,vero?><si,Miri,è la piattaforma più grande del Lago…>Lo disse come se fosse stata un’informazione terribile da sapere. <allora dobbiamo andarci,dobbiamo!>Nessuno rispose.Solo Luca riuscì a togliere tutti da quella situazione di silenzio:<sentite,ci riflettiamo su,intanto andiamo.Arrivederci signora.>E con un cenno del cappellino,iniziò ad allontanarsi,seguito dagli altri.Solo Ilaria restò indietro.<ilaria,lo so che tu mi credi,non stai sognando ragazza mia…>Poi,dopo un difficile inchino,la donna si allontanò. Il gruppo passò il pomeriggio a divertirsi senza ripensare all’ episodio che poco prima li avevi scoinvolti. Quando tornarono a casa,ebbero tutti la stessa sorpresa:sul loro letto si trovava una lettera come quella della donna medievale.Diceva che la riunione consisteva nel passare davanti alle uova di drago lì presenti e vedere,se per caso,si schiudevano davanti a uno di loro.Rimasero sorpresi e dubbiosi,senza sapere cosa fare.Molte domande riempirono la loro testa,del genere:Come aveva fatto la lettera ad arrivare proprio lì?Magia?Cosa ne faccio di un drago?Quando è grande un drago? A ogni domanda,la mente diventava sempre più curiosa,producendo nuove domande.Non potevano fare finta di nulla.E poi,se avevano convocato tutti loro,la questione era importante… LA PARTENZA I giorni passavano,riempiendo i ragazzi di insicurezza e paura.Nonostante tutto,la settimana passò in fretta.Cosa fare?Cosa dire?Oltre ai componenti al gruppo,nessun altro aveva saputo dell’avvenimento,e,pensando che tutti i gruppi fossero stati convocati,non fecero caso al silenzio degli altri. Il giorno temuto,ma aspettato ansiosamente, era arrivato.Prima di uscire da scuola i 6 si riunirono e decisero di comportarsi come se tutto fosse normale,senza destar nessun sospetto.Partirono alle 14:30,in bici,diretti al Lago,con davanti Ilaria e Miriam,che sapevano dove si trovava il luogo.Attraversarono la campagna che sembrava infinita,imbattendosi in sciami di libellule colorate,che volteggiavano nell’aria con una delicatezza divina.Una volta arrivati all’inizio del percorso per girare attorno a tutto il Lago,posarono le bici e proseguirono a piedi,verso la Tavola dei Sireni,che consisteva in una piattaforma,non più utilizzata,di ferro,per l’immersione dei sub.Arrivati lì,trovarono di nuovo la donna medievale che disse loro di aspettare un attimo.Sottovoce,mormorò delle parole,che le tre ragazze identificarono come l’Antica Lingua.Ad un tratto,ovviamente per via della magia,si aprì un varco nell’acqua,mostrando una scala di cristallo che scendeva negli abissi.Rimasero tutti a bocca aperta,anche se le tre ragazze sorrisero e pensarono tutte la stessa cosa:<il mio sogno si avvera!>.I ragazzi non volevano scendere per la paura,e così andarono davanti le ragazze,con a capo Giulia.Scesero le scale mentre dietro di loro la maga chiudeva il varco.Erano come circondate da un vetro,dove si vedevano i pesci,gli anfibi,e perfino un forziere!Arrivati alla fine della scala si oscurò tutto.Si trattennero da non urlare,prima che la maga disse:<pensate tutti alla luce.>Così fecero.La stanza si illuminò di colpo.Stupiti si guardarono attorno.Era tutto rivestito di corallo e madreperla.Camminarono lungo il corridoio e arrivarono davanti un portone.La maga bussò tre volte e la porta si aprì. UN SOGNO AD OCCHI APERTI All’interno,occupando tutto la sala,c’era una fila di persone,alcuni nemmeno umani,che le ragazze identificarono come elfi.Si guardarono tra di loro e si dissero:<tutto ciò che abbiamo letto è vero!>La maga sorrise,e disse:<se sarete degni,potrete incontrare Eragon e Saphira…>Le tre si guardarono e sgranarono gli occhi.Ma un dubbio passo nelle loro menti:In che modo dovevano esserne degni?Facendosi scappare un piccolo urletto di gioia,incominciarono a camminare verso le panche.Si sedettero,anche se sembrarono molto a disagio..Le trombe suonarono.Un uomo piccolo e tozzo annunciò l’arrivo della principessa Arya.Tutti si alzarono e dissero delle parole in Antica Lingua,ma dato che le ragazze sapevano dell’usanza,la insegnarono anche ragazzi,così che sembrassero tutti degni.Arya entrò.Era bella come la conoscevano le ragazze dai libri,tanto che i ragazzi rimasero con la bocca spalancata.Miriam,però,mandò a tutti loro un occhiataccia,facendogli cambiare atteggiamento. Dopo aver sistemato i capelli,raccolti in un diadema,iniziò a parlare.Si stupirono che parlasse la loro lingua.Disse che le femmine e i maschi si dovevano dividere in due file,non importava la razza,uno dietro l’altro.Appena le due file furono formate,si incamminarono i maschi.Su un banco lungo,disposte su delle stoffe ricamate dello stesso colore,si trovavano sei uova,molto più grandi di uova di gallina,simili a uova di struzzo,solo tutte di colore diverso: gialla,rossa,verde,rosa,color ghiaccio,argento.Il sesso non era specificato.I compagni di gruppo umani erano ultimi.Arrivati all’ultimo elfo maschio,nessun uovo si era ancora schiuso.Per primo andò Mirko.Passò davanti a tutti ma ad un tratto,davanti all’uovo verde si fermò.L’uovo si era crepato.Arya si illuminò.Il drago era nato per Mirko!Il drago verde era nato per Mirko!!!!!!!Lui impallidì.Il drago uscì,sbadigliò e poi i due si fissarono.In quei pochi secondi,forse i più importanti di tutta la loro vita,si scambiarono emozioni miste,dove lui rimase molto impaurito.Guardò i suoi amici,forse più sconvolti di lui.Le tre ragazze,con al coda dell’occhio,si guardarono,perché avevano il sospetto che tutte avessero interpretato quello come un segno.Probabilmente credendo di essere nel mondo dei sogni,Mirko non fece nulla,restò lì,a fissare il suo piccolo amico.Poi,prendendo un po’ di coraggio,non sapendo della causa che avrebbe portato,accarezzò il drago,e con una scossa,si fece incidere il classico segno dei Cavalieri,finendo a terra.Una spirale era apparsa sul palmo della mano di Mirko.Si rialzò massaggiandosi la mano,e guardò male prima il drago e poi la Principessa.Arya parlò emozionata,ma con un tono incerto,dicendo che un nuovo drago era nato e un Cavaliere era in attesa di addestramento.Venne portato in un’altra sala,con il drago e un elfo.Tutto sembrò innaturale. Dopo sarebbe toccato ad Alessio,che passò davanti a tutte le uova.Quando oramai era convinto che non accadesse nulla di speciale,a lui,passò davanti all’ultimo uovo,quello del drago argento.Incredulo,lo guardò schiudersi.Lui si illuminò,e,anche se da lontano,gli altri componenti del gruppo,videro la molta somiglianza tra drago-Cavaliere,a causa della freneticità di entrambe. Toccò il drago,anche se ci mise un po’,dato che era molto frenetico,,ma alla fine venne marcato pure lui.Era incredibile,sembrava d’argento puro quel drago!Bellissimo!E poi,per Alessio!Sarebbero diventati tutti loro Cavalieri?I dubbi iniziarono a crescere nella mente di Luca,che sarebbe stato il successivo.Le ragazze iniziarono a riempirsi di curiosità.Come sospettato,venne marchiato dal drago rosso.Quel drago aveva lo stesso sguardo accattivante e vanitoso che possedeva Luca.Sembravano fatti apposta.Dopo averlo squadrato per bene,raggiunse gli altri due. LA SPERANZA NON HA MAI FINE Era il turno delle femmine.Rimanevano tre draghi.Nei loro cuori,Ilaria,Giulia e Miriam speravano che accadesse come ai loro amici,ma avevano pauradi rimanere deluse.Passata l’ultima elfa,il cuore batteva forte a Giulia,a cui iniziarono a tremare le gambe,passando lentamente davanti all’uovo rosa.Nulla.Uovo color ghiaccio.Nulla.Stava già per scenderle una lacrima quando,davanti a quello giallo,scoprì di essere stata scelta dal drago.La lacrima,che oramai era stata creata ,scese,facendola sembrare di gioia.Percorse la stessa strada dei compagni,e ora anche “colleghi”…Toccava a Miriam,che si fece coraggio guardando Ilaria.Uovo rosa.Crepa.Battè le mani come una bambina e si rallegrò enormemente.Accarezzò il drago più volte,non facendo caso al dolore provocato da esso.Così facendo,invece di una semplice figura,venne marchiata da una tripla immagine,anche se sembravano fossero state progettate dai più esperti dei disegnatori.Si allontanò,ma prima di entrare si fermò,col drago in braccio,a guardare,con le dita incrociate,l’amica che andava davanti all’ultimo uovo.L’uovo color ghiaccio.Ilaria chiuse gli occhi.Non accadde nulla.Voleva urlare,piangere,ma non fece nulla.Come era sua abitudine,si tenne tutto dentro,senza far capire nulla dall’espressione del volto,anche se dentro di sé stavo compiendo una battaglia contro le sue due metà.Guardò Miriam,che fece una faccia stupita e che stava già per fare e dire qualcosa,ma Ilaria si limitò ad alzare le spalle e sottovoce,sussurrare:<capita…>Triste,si allontanò.Perchè a lei no?Cosa aveva di diverso?Nella mente inziarono ad apparirle immagini del futuro,dove i suoi amici volavano felici nel cielo,prendendo ordini da Eragon,e lei,sola,seduta sulla fredda piattaforma desolata,li guardava,con le lacrime agli occhi.Scosse la testa,cercando di cancellare quella immagine dolorosa,lasciando avverare le lacrime. Quello che era iniziato come un sogno,il desiderio di poter vedere il suo idolo dal vivo,un vero drago tutto per sé,che la capiva,cha l’aiutava,si era trasformato in un incubo terribile,da cui avrebbe voluto svegliarsi il più presto possibile.Non accadde nemmeno quello.Doveva ancora subire la presentazione dei nuovi Cavalieri,e non ne aveva di certo voglia.Si limitò a pensare:"Vorrei non essere mai venuta,avrei evitato molte sofferenze…" Proprio in quel momento,una voce lontana,femminile,che però non capiva da dove venisse,sussurrò:<no…non pensare così…torna indietro…tenta di nuovo…>Si guardò vicina,ma nessuno sembrava avesse sentito.Con tutte le sue forze,dato che non era ancora tornata a sedere,girò indietro,lasciando perplessi tutti,e si riavvicinò all’uovo.Lo osservò in tutto il suo splendore.Mise una mano sopra.Era liscio.Freddo.Le stesse sensazioni che provavi anche solo a guardarlo.<che magnifico colore…>Chiuse gli occhi.<ti prego…>silenzio.<ti prego…>E quando perse tutte le speranze,l’uovo si crepò.Si aprì.Lasciandola senza respiro,si allontanò di qualche passo,per ammirare al completo la sua bellezza.Il drago,aveva gli occhi a mandorla,fini,e solo dall’aspetto si capiva che era timido e si sapeva far rispettare.Tese le ali.In quel stesso istante Ilaria pensò:"Eri tu…"Anche se solo lei sapeva il perchè,sorrise.Era felice.Toccò la fredda ala del drago…era un bellissimo colore,che donava tranquillità.Come se nulla fosse cambiato,senza dar segni di dolore,continuando ad accarezzare il drago,venne marchiata.Lo stesso colore del drago.<così,anche se non sei lì con me,saprò che siamo vicini…>.Un pensiero profondo. I NUOVI CAVALIERI Raggiunse gli altri.Senza una parola,con gli elfi che sorridevano e si sforzavano di mangiare ciò che stavano per dire,si abbracciarono,osservando tutti i draghi.Erano un insieme bellissimo di colori,e ognuno rispecchiava il carattere del proprio Cavaliere.Sembravano fatti su misura uno per l’altro.Cercarono di tenere una conversazione con il proprio drago,ma essendo ancora un cucciolo indifeso,doveva imparare tutto,e sarebbe stati loro,con la loro pazienza e determinazione,ad insegnarli le cose.Si capiva proprio l’intelligenza di ognuno.Ilaria era già lì che spiegava al suo drago la differenza tra un sasso e un albero.Uno era materia senza vita,l’altro un organismo complesso.Mentre,Alessio,insegnava al suo drago come stare sulle zampe posteriori.Poco tempo dopo,tipo 10 minuti,dovettero ritornare nella sala,questa volta sarebbero stati presentati da Arya,a tutti i personaggi lì presenti.Si scambiarono occhiate confortanti ed andarono.Su una piazzola rialzata, che assomigliava più a un palco,sedeva su una sedia di vetro,Arya, circondata da delle guardie.I sei amici si avvicinarono e si inchinarono al cospetto della principessa,seguiti dai draghi trotterellanti.Arya iniziò a parlare,più che altro al resto delle persone presenti che al gruppo.Li fece sedere,e poi indicò il primo drago,quello di Mirko,il drago verde.Disse:<questo è il drago “di smeraldo”,soprannominato così dai nani.Il tuo,è un drago maschio,e da come avrai ben capito dovrai,dovrete voi tutti,prendervi cura dei vostri draghi come se fossero parte di voi.Avete,sin dal primo momento in cui siete venuti a contatto con il drago,stabilito un contatto mentale,che nemmeno con un incantesimo si può rompere.Dovrete essere i maestri dei vostri draghi,dargli un nome e non metterlo nei guai.Questo è importante.Prendete esempio dal Cavaliere Eragon e il suo drago Saphira,vi sarà molto d’aiuto ispirarvi a loro>.Passò ad Alessio,col suo drago argenteo che saltellava da tutte le parti,come impazzito.I compagni si misero a ridere,perché tutti pensarono la stessa cosa:assomigliava proprio ad Alessio…Non sta mai fermo!Arya,con voce divertita,come se stesse leggendo nei pensieri dei ragazzi,disse:<il tuo è un drago femmina,o meglio,una dragonessa.>Alessio rimase un po’ lì,non sapendo se esultare o no,ma poi con una smorfia del viso disse:<piacere di conoscerti Tempesta…> Il drago,improvvisamente,si fermò e i due si fissarono,come se stessero cercando di capirsi.Dopo poco Alessio disse:<sono riuscito a farle capire il suo nome.>E sorrise.Arya si incamminò davanti a Luca,e senza nemmeno ascoltare le parole della principessa disse maleducatamente:<non voglio un discorso lungo tre ore>.Perfino lei vide la somiglianza tra il drago e il suo Cavaliere.Tutti e due avevano la stessa espressione seccata,maligna,ma allo stesso tempo divertita.Arya sorrise.<il tuo drago è maschio>.E passò a Giulia.<giulia,so del tuo approfondimento su tutto questo,come anche so di te,Ilaria.Siete tutte e due molto informate sulla nostra,e adesso anche vostra,situazione.Fino a ieri pensavate fosse l’opera della fantasia di uno scrittore,ma ora siete qui,a provare le stesse sensazioni,che poco tempo fa,ha provato Eragon.>Ilaria a quel nome si illuminò.<nonostante conosciate gran parte di quello che dovete sapere,non avete mai esercitato dal vero,sapete magari le parole,ma non come si utilizzi la magia.Ora,è inutile che io stia qua a farvi il discorso che Brom fece a Eragon,perché lo avrete lette.So anche bene che siete informate,anzi>sorrise<super informate su Eragon,l’unica cosa che vi manca è vederlo.In tutti i casi,sarete divisi in gruppi,in base alle conoscenze che possedete.Infine,Giulia,il tuo drago è maschio.>.Toccò a Miriam,che stava ancora applaudendo dalla gioia.<miriam,non sei allo stesso livello delle tue compagne,ma sei già più istruita dei ragazzi.Hai letto per metà la storia ma non sei da meno.So che,se ti impegnerai,arriverai al loro livello in men che non si dica.Quindi,negli addestramenti,sarai nello stesso loro gruppo,ma accompagnata da un istruttore in più,che ti insegnerà l’Antica Lingua e i suoi effetti.In questi tempi,familiarizza col tuo drago,che è femmina,e trovagli un nome>.Infine,toccò a Ilaria,che stava fantasticando su come poteva essere realmente Eragon,e cosa avrebbe voluto dirgli.Quasi non si accorse di Arya davanti a sé,e quando lei la fissò,Ilaria arrossì,perché sapeva che aveva letto nei suoi pensieri.Arya sorrise,e attraverso la mente le disse:<non preoccuparti,lo incontrerai presto>E ricominciò a parlare:<ilaria,sei una persona da premiare,stai sempre zitta,tieni tutto dentro di te,avevi proprio bisogno di un drago che solo attraverso i pensieri ti capisce,te lo sei proprio meritata,ed io speravo proprio che ne potessi avere uno><ma quindi lo avete costretto a nascere il mio drago?>Ilaria era già decisa a sgridarli quando Arya parlò:<no,no,nulla di simile!Non ci saremmo mai permessi una cosa del genere!>Calò il silenzio nella sala.<mi scusi,non sapevo.Ho frainteso le parole dette da lei,principessa Arya><non ti devi scusare,ragazza mia.Il tuo drago è femmina,e ti consiglio di rivolgerti a lei,in qualsiasi momento,anche solo per scegliere che scarpe da mettere,perché sempre,e finchè vivrai,ti sarà fedele.>Ma attraverso la mente,Arya,le riferì anche qualcos’altro:<ma se avrai veramente bisogno di aiuto,io sono qui,non te lo scordare.<grazie.> I PRIMI MINUTI I sei si allontanarono ed entrarono nella sala di prima.<come facciamo a nasconderli?Nel nostro mondo non credo siano molto accetti…>Pensarono.Pensarono.<ho io l’idea!Costruiremo una baracca accessibile solo con parole Antiche,nel mio cortile,protetta da incantesimi.Che ve ne pare?>Tutti annuirono,solo Mirko disse:<non abbiamo molte altre scelte...>Ilaria sorrisse,e disse che era deciso.Ma poi aggiunge:<chissà se magari…>Lasciando tutti sospetti,e senza capire cosa stesse pensando.Ad un certo punto,Alessio,emise un urletto.Ilaria era riuscita nel suo intento,era riuscita a penetrare nella sua mente.Provò a conversare con lui:<ciao,nessuno ci sta sentendo in questo momento,solo tu ed io.Da questo momento in poi dovrai insegnare più di quanto tu sappia al tuo drago,te ne rendi conto vero?>La risposta ci mise un po’ ad arrivare:<si lo so,ma non ho paura,finchè ci sei tu che mi suggerisci quel che fare.><e qui che ti sbagli.No,io non ti aiuterò più,sono stata la tua guida per troppo,facendo finta di essere tua sorella.Devi svegliarti.Prendi appunti ogni volta che l’elfo parla,studia,anche più della scuola,e insegna al tuo drago il nome di ogni singolo elemento,come se fosse tuo figlio,un neonato che non sa nulla.Devi aiutarla a crescere,e io non ci sarò più a correggere le tue cadute>Ed uscì dalla sua mente;lui cercò di rintracciare la conversazione,ma Ilaria aveva eretto un muro inaccessibile intorno a lei.Sospirò.<bene>disse Giulia<è ora che torniamo a casa o dobbiamo far altro qui?>chiese rivolgendosi all’elfo dietro di lei.<no,potete andare>. STO SOGNANDO! Erano oramai decisi a tornare a casa,quando Ilaria si fermò e disse a tutti di aspettare.Si fermarono.I draghi la guardarono.Nella sua mente,come un sasso scagliato da un luogo nascosto,penetrò una voce,che anche se le era sconosciuta,credeva di conoscerla.<aspetta>Disse la voce.Ad Ilaria batteva il cuore.<chi sei?>La voce cambiò.<ti ho visto con il tuo gruppo alla presentazione,ma loro sono troppo poco istruiti per poterci parlare insieme come stiamo facendo adesso io e te.Lo avevi mai fatto prima?><si cinque minuti fa ho parlato con uno del mio gruppo,ma in realtà…nessuno lo sa come fai tu a saperlo?><perché io sono più potente di te,e tutti i tuoi compagni.>Ilaria s’impietrì.<eragon!><si,mi chiamano così…><ma sei veramente tu?Come faccio,o mamma mia,quanto ho desiderato conoscerti,il mio idolo numero 1,mah…no aspetta Giulia è istruita quanto me perché non hai parlato con lei prima?>Cercò in tutti i modi di capire il perchè di quella cosa ma poi si decise di aspettare la risposta da lui:<ho parlato con Arya e mi ha detto che vi siete parlate durante la presentazione…>Ilaria arrossì.Tutti la guardarono stupiti.<dove sei,che i miei compagni si stanno preoccupando?><non posso dirtelo,in questo momento sto partendo.Anzi,dì che devi andare al bagno,porta il drago ed esci dal retro.Io sarò lì.>E chiuse il contatto.Così fece. WOW!!! Mentre camminava verso la porta di uscita,pensava al nome che poteva dare al suo drago,o meglio, dragonessa.<che nome ti posso dare?>Disse alla dragonessa.<traveda!Ti piace?>Lei annuì e fece un piccolo saltello.Arrivò alla porta ed uscì.Come un colpo allo stomaco,si fermò e rimase ferma con lo sguardo fisso su qualcosa,una persona,Eragon.Era come nei suoi sogni.Dietro di lui,si ereggeva,in tutta la sua bellezza,Saphira,che la fissò con i suoi occhi azzurri.Ilaria si sentì un po’ osservata e guardò a terra.Fece un passo avanti e si fece per inchinare quando,la stessa voce che le aveva parlato prima,le disse:<non devi,io e te siamo uguali,solo un po’ diversi d’età.Allora,come ti sembra questa nuova vita?>Fece un passo avanti,mentre Traveda correva a fianco Saphira,osservandola in tutta la sua grandezza.Eragon rise.<proprio come Saphira da piccola…><si chiama Traveda…><come scusa?><il mio drago…è il suo nome><ah!Bello!>Calò il silenzio totale.Nessuno sapeva cosa dire o cosa fare.<ho sempre sognato di poterti conoscere.Ora che posso,non so cosa dire…>Sul viso di Eragon apparse un sorriso,che fece sognare Ilaria.<raccontami un po’ di te,Ilaria,come mai mi volevi conoscere tanto?>Per un attimo non seguì nessuna risposta,solo un viso arrossato di una ragazzina in preda al panico.<sei il mio mito.E come quando ti fissi con una cosa,solo quella e niente d’altro.Un ossessione direi.>Si spostarono verso i draghi che giocavano,mentre chiacchieravano.Li guardarono,quando il cellulare di Ilaria suonò.Rispose.<no,non posso venire sono qui con…con…con un amico.Ci sentiamo domani.Ciao.>Lui,curioso chiese:<chi era?><una mia compagna…><me lo ha detto Arya che sei particolarmente piena di sorprese,tieni tutto dentro.Da quel che mi dice Saphira,anche Traveda lo è.Starete bene insieme.Lei,per cambiare discorso,chiese se il destino dei draghi era su quel che avveniva tra i loro 6…ricevette come riposta una frase in Antica Lingua:Non puoi sapere il domani,se non sia nemmeno l’oggi…<ti ha detto tutto Arya?><no><bene…><senti ti va di accompagnarmi fino quasi casa,perché da sola ho un paura?><ma certo!Come Cavaliere,è un onore!>Si sorrisero a vicenda, e intrapresero il viaggio verso casa. IL RITORNO A CASA Arrivati sulla scala di vetro,Eragon chiese:<come farai a tenere il tuo segreto?><io e il mio gruppo abbiamo già stabilito un piano.Vienimi a trovare qualche volta!><e tu fai lo stesso con me!Ciao,è stato un piacere.><pure per me.Ciao.>E lei uscì,lasciandosi alle spalle colui che più desiderava.Raggiunse gli altri,presero le bici e misero nei cestini i draghi,per fare ritorno a casa.” Proprio in quel istante Ilaria si svegliò,aveva le formiche alle gambe e notò,che tutto il gruppo si era addormentato su una panchina…Era notte.Senza fare nessun rumore,controllò se a qualcuno erano rimasti dei segni.Nessuno.Però sentiva la mano pungere.Corse sotto la luce del lampione più vicino,e rimanendo a bocca aperta,vide il simbolo che le aveva lasciato la sua dragonessa.Alzò gli occhi al cielo e chiudendo gli occhi, disse:<così anche se non saremo vicine,io saprò che avremo un legame a vita…>. LE FRONDE DEGLI ALBERI Un anno dopo l’accaduto. Era una notte d’estate.Faceva abbastanza caldo.Eravamo tutti in canottiera.Ci eravamo fermate a mangiare la pizza e dopo in giardino a gironzolare.Non avevamo nulla da fare.Ci sdraiammo nel prato,ignorando i vari insetti,e,ascoltando musica,guardammo il cielo.<come vorrei che ci fosse un ragazzo qui con me…>Miriam si era lasciata sfuggire un commento alquanto piccante.Risi.Il cielo era perfetto.Blu, illuminato dalla luna piena e dalle stelle,che proiettavano onde di luce sulla terra,questa terra,che per loro la in cielo,è solo una piccola sfera senza senso.Pensai come poteva essere la vista da lassù.Sentimmo dei passi.Ci girammo,ma nessuno era presente.Che cosa era stato?Tutte e due erano sicure di aver sentito dei passi,mentre niente,oltre al fruscio delle fronde degli alberi,si muoveva.Magari il vento.La cosa più ovvia da dire.Con la mente,volai sopra quegli alberi,attraverso di loro,e vidi uno scoiattolo raggomitolato nel tronco.Aprii di scatto gli occhi.Andai a vedere.Come mai quello scoiattolo c’era realmente?Come avevo fatto?Coincidenza?No,io non credo.Io credo sia stato il marchio della mia mano a permettermi di fare ciò.Era passato oramai un anno,da quel avvenimento,che i miei compagni ricordano come un sogno.Ma non si sono mai chiesti perché tutti lo stesso?Nemmeno Miriam mi crede,pensa la stessa cosa degli altri.Ma io lo so,era vero,ne ho la prova sulla mano.Nessuno ha mai visto la mia mano.Il segno è di un colore talmente chiaro,che solo con attenzione lo vedi,ma io anche senza quell’attenzione lo vedo,sempre lì presente con me,come se ci fosse da sempre.Da quel momento,nessuno si era mai messo in contatto con me,anche se speravo tutti i giorni che accadesse.Da un pezzo avevo sempre lo stesso pensiero:<eragon,avevi detto che mi avresti cercata,ma non lo hai fatto.Io ci ho provato,ma come faccio senza aiuto?Ho bisogno di un appoggio sicuro.Arya,avevi detto che in qualsiasi caso,tu ci saresti stata,ma ora non ci se,perché?>.Il rumore di prima si ripetè.<chiunque voi siate,uscite e smettetela di fare i cretini!>.Nessuna risposta.Nulla.Ad un tratto capìi.Era nelle nostre menti!<miri,è dentro di noi!Fra i nostri pensieri!>Cercai di raggiungere quel rumore,che percepii da lontano.Ci ero quasi.<avevi detto che mi avresti cercata!><scusa,hai ragione.Mi dispiace.Come stai?><diciamo che sono come impazzita.Da quella sera,mi è cambiata la vita,anche se solo a me,e questo ha peggiorato le cose.Perchè solo io ricordo?Tutti gli altri pensano sia stato solo un sogno.Perchè mi avete lasciata sola senza nemmeno Traveda?>.Al posto della risposta ci fu un sospiro.<non ho deciso io quello,ma mi dispiace terribilmente.Lo so cosa si prova.Io ho passato quel che stai passando tu><ma che cosa sta succedendo?Perchè questa decisione di farmi soffrire,come se non soffrissi abbastanza…>Ci fu una pausa.<ilaria,quando riesci a venire al Lago?Sistemiamo tutto se ci vieni…><guarda,non so,devo venire sola?Se è così anche domani><si,sola.Va bene,domani è perfetto.Alle 15 alla Tavola,ok?><si,ok.Ma non andare via,ho voglia di parlare con te!><no,non posso,io e Saphira stiamo per andare a compiere una missione,con poco valore,ma pur sempre una richiesta d’aiuto.><capito.Allora,ci vediamo domani.Ciao><ciao.>E tralasciando tutti i saluti che ci potevano essere tra i due,chiusero la conversazione.Cosa potevo fare?Niente,solo stare lì a guardare il cielo e cercare di capire che cosa era accaduto negli ultimi minuti.Come era diventata la mia Traveda?Sarà diventata grande ormai.Ed Eragon,sarà ancora così come me lo ricordo?.Questi pensieri mi assillavano la mente,impedendomi di pensare lucidamente.Ma perché solo io?Perchè?E mentre cercavo la risposta alla mia domanda,vidi che avevo lasciato Miriam all’oscuro di tutto.Dovevo dirglielo oppure no?Decisi di no,perché sennò avrebbe voluto venire a tutti i costi.<no,sono solo io troppo ossessionata…Scusa.Sarà stato un gufo…>Rimanemmo lì per un po’,a fissare l’ignoto blu profondo senza fine,impressionate dall’enormità dell’universo e a fantasticare sul futuro…Il giorno dopo,senza farmi riconoscere da nessuno,pedalai più veloce che potevo,volevo vedere Eragon.Arrivai dopo 20 min,col fiato grosso.Avevo appena percorso 5 km senza mai fermarmi.Appena scesi dalla bici,mi inoltrai nella Tavola dei Sireni,che col passare del tempo,si era riempita di erbacce invadenti.Guardai quel posto,inorridita dal fatto che era stato proprio quello a rendermi la vita difficile per tutto quel tempo.Ma subito dopo mi addolcii,pensando che potevo rivedere la mia adorata Traveda,il piccolo cucciolo che non vedevo da un anno.Tutto quello che volevo fare con lei,insegnarle tutto,mi era stato portato via,e se magari dopo così tanto tempo non mi riconosceva?Se non mi voleva più come sua Cavaliere?Quei pensieri mi fecero venire il mal di testa.Dopo poco,mentre aspettavo seduta a fissare le creature marine e cercavo di conversare con loro,si aprì il varco nell’acqua.Ne uscì Eragon.Volevo salutarlo,abbracciarlo,ma lui mi fece cenno di stare in silenzio.Non capii il perché di quel gesto.Non c’era nessuno lì!Scesi le scale,guidata da Eragon.Guando chiuse il varco.Lo abbracciai e lo salutai.<perché non potevo fuori?><era pericoloso,ci sono delle sirene spia><ah,capito…>.Scesero fino all’oscurità.Dopo aver fatto accendere le luci,aprì il portone.Arya era al centro della sala,e aspettava irrequieta.<salve Arya><ilaria!Mi dispiace,mi dispiace!Non volevo privarti dell’infanzia del tuo drago,ma ho dovuto!Nel prossimo tempo ti dirò il perché><aspetterò>.Arya guardò Eragon,e poi me che stavo tenendo la sua mano.La lasciai subito,imbarazzata.Avevo appena fatto un enorme errore.Dimostrare ad Arya che dentro di me bruciava un fuoco,un fuoco che non poteva essere spento da acqua,ma bensì da fuoco.Eragon disse di seguirlo e Arya si allontanò.Mi fece uscire nel giardino.Eragon,così disse,chiamò Saphira.Lei arrivò.Era diventata più grande dell’ultima volta.Le accarezzai il muso,e lei non oppose resistenza.Le mormorai delle parole.<ti sei presa tu cura di Traveda,vero?>Lei,che poteva rispondermi benissimo attraverso la mente,ma che non fece,sbuffò una nuvola di fumo bianco dalle narici e poi emise un ruggito.Eragon non capì la reazione della dragonessa ma io non ne fui affatto spaventata,sapevo cosa aveva in mente.Dopo pochissimo tempo,sentii un battito di ali.Guardai verso il cielo,e vidi arrivare Traveda.Era bellissima!Era cresciuta tantissimo!Il colore del suo corpo era meraviglioso,e le ali con linee dolci.Appena scese a terra,provai a mettermi in contatto con lei<ti ricordi di me?>Una voce tranquilla,serena,ma con uno sprizzo di energia disse<certo!Come potrei mai dimenticarmi della persona che ho scelto!Ilaria,sei ancora più bella di quanto mi abbia detto Saphira…><grazie.Ma tu sei fantastica,non avrei immaginato di possedere la più bella dragonessa!>Lei abbassò la testa e l’avvicinò alla mia,dandomi un colpetto.<quanto mi sei mancata><anche tu>.Da dietro vidi Eragon che dava una pacca a Saphira,addolcito dal nostro ritrovamento.Mi girai verso di lui e dissi:<questa è tutta opera di Saphira?><si,se occupata di Traveda e Magic,come se fossero della stessa famiglia.<grazie Saphira,ti devo un grandissimo favore><non devi,Ilaria,era mio dovere>e le sorrisi dolcemente.Mi rivolsi a Eragon:<quindi,tutti e sei,sono sopravvissuti?Avete trovato loro un drago adulto che li allevasse?><si><eragon,sei fantastico!>Lui arrossì.Ma come potevo fare nascondere Traveda?Era troppo grande!<eragon,devi aiutarmi,come faccio a nascondere Traveda?><puoi lasciarla qui,e quando la chiami verrà da te><ok>Nel frattempo erano arrivati tutti draghi:Magic,Grass,Tempesta,Elita,Millourn.Erano bellissimi!Traveda li salutò e mi fece notare che le piaceva Magic,da come le gironzolava attorno,dalle occhiate.Lui non credo contraccambiasse,ma a Traveda non interessava.In pochi minuti,mentre io e Eragon camminavamo,spiegai a Traveda tutto quello che pensavo di Eragon,e lei,comprese.Mi disse che provava le stesse sensazioni lei per Magic,il drago rosso di Luca.Incominciai a parlare con Eragon,che si sentiva solo:<ma non soffriranno i draghi senza i loro cavalieri?><si,in effetti si.Ma se ci fai caso,una volta vivevano liberi e selvaggiamente,e non aveva nessun Cavaliere.Ma credo,che riuniremo presto Drago-Cavaliere><come farai?Non ti crederanno,come non hanno creduto a me!><non preoccuparti,ci crederanno eccome><ma non sono più marchiati,io l’ho visto!Solo la mia di mano ha ancora il segno!><perché ho fatto un incantesimo che cancellasse l’immagine affinché non fossero pronti><ah,ecco perché>Per un po’ si sentì solo più il rumore dei passi<ma perché non ti sei messo in contatto prima con me?Io era lì,che soffrivo,mi sentivo sola,nessuno che mi capiva,tutti che mi deridevano,mi credevano pazza,e non avevo nemmeno Traveda con me ad aiutarmi>Mi scese una lacrima fredda,che a contatto con il vento,scese più rapidamente.Eragon arrosì e non disse nulla,ma poi pensai che magari non riusciva a dirlo,così gli toccai la mente.<avevo paura.Non sapevo la reazione che potevi avere.Come tutte le ragazze qui,e penso anche nel tuo mondo,vogliono qualcuno solo per la sua fama,non per i sentimenti,o l’aspetto fisico.Credevo che anche tu fossi diventata così,dopo quello che mi aveva detto Arya>Lo interrupì<ma io stavo solo pensando su come potevi essere!Ti immaginavo carino,e non mi sarebbe dispiaciuto un ragazzo carino accanto,ma mai nulla di ciò!><lo so,appunto.Dopo che abbiamo parlato ieri sera,ho capito tutto,e io ti voglio qui,e anche altrove,come amica,un amica di cui fidarsi,come Saphira.Solo una cosa:non farmi soffrire come ha fatto Murtagh,pensavo le stesse cose di lui che penso di te ora,e guarda come mi ha ferito…>Chiusi il contatto.Mi bastava sapere quel che avevo sentito.Chiusi gli occhi.Dentro di me,in fondo,vidi una fiammella dello stesso colore di Traveda,che era alimentata dal mio umore.In quel momento era veramente alta,il perché io lo sapevo.Ero vicina a Eragon,e questo mi faceva venire le farfalle allo stomaco.Osservando la fiammella chiesi a Traveda:<secondo te può funzionare tra me e Eragon?><non lo so.Come tu non sai se tra me e Magic può funzionare.Bisogna aspettare il destino per saperlo>.Aveva ragione.Non potevo saperlo ora.E sei poi avesse fatto come Arya?Non me lo sarei mai perdonata,piuttosto starò zitta e terrò tutto dentro.Andai vicino a Magic,che sbuffò fumo bianco dalle narici.<ciao Magic><ciao a te,Ilaria>Lo guardai in tutto il suo splendore.Era leggermente più grosso di Traveda,forse perché era maschio.<quanti anni hai Eragon?>Quella domanda lo lasciò senza parole.<17,tu?><14…>La conversazione non durò molto.Fu lui a riniziare a parlare<abbiamo solo 3 anni di differenza…><già…>.Non so il perché di quella affermazione.Magari iniziava a notarmi.Ci fermammo davanti a un sporgenza della roccia.Poi mi girai,chiamata da Traveda.<guarda cosa so fare>E mi fece vedere che sapeva sputare fuoco,ma non era di certo fuoco rosso!Era lo stesso color del suo corpo,quasi trasparente,ma aveva lo stesso risultato di un qualsiasi fuoco.Ad un tratto,Eragon mi mise una mano sulla spalla.Il mio Gedwéy ignavia iniziò a bruciare,senza motivo.Eragon vide la mia espressione addolorata,mi rivolsi a Traveda,per farmi passare delle forze,perché mi si stava consumando tutta l’energia,ma non fece nemmeno in tempo a rispondermi che il buio totale calò su di me.Ero svenuta.
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