| <ti ricordi la prima volta che ci siamo parlati?><già…quanto tempo.Bellissimi momenti.Come questo…> I due ragazzi si trovano in una stanza piccola e stretta.Tutto intorno è buio,tranne l’angolo dove si trovava un tavolino,illuminato da una candela.Piove.Sulle finestre,le gocce picchiano lente,dando la sensazione di freschezza e allegria.All’improvviso,lei si alza,dirigendosi verso la cucina.<hey,aspetta!>Lui,le corre dietro,senza sapere perché. Cecilia,16 anni,alta,snella,ha capelli lunghi fino a metà schiena,di un arancione-rossiccio,mossi.I suoi occhi,ammaliatori,incantano qualsiasi individuo,al solo primo sguardo.Castani,profondi,allegri ma che sanno parlare di serietà.Il suo corpo,chiaro,si muove con dolci e leggeri movimenti,che fanno venire voglia di toccarla,toccare la sua pelle,liscia e perfetta.La sua voce,sicura,che dona energia,sa sempre cosa dire,al momento giusto,e senza mai dare segni di insicurezza.Il suo carattere,è una cosa intoccabile,come se fosse sacra,una dea.Si fa rispettare,sempre,e incute paura al nemico.Incredibile,come una ragazza come lei,silenziosa,dolce,sempre disponibile,possa trasformarsi in una ragazza crudele,senza pietà.Unica,ecco cosa è Cecilia. Matteo,17 anni,alto,muscoloso,in perfetta forma.Capelli biondi,corti,e dritti,fissati con il gel.Occhi verdi,color smeraldo,giocosi,innocenti.Sempre distratti,senza mai avere un unico obbiettivo.I muscoli tonici,che ricoprono l’intero corpo,e la pelle sempre abbronzata,danno l’idea di un perfetto surfista,anche se nella realtà,non sa nemmeno dell’esistenza di quello sport.Si mette sempre in mostra,spesso girando a dorso nudo,mettendo in evidenza gli “scacchi” presenti sul suo petto.Non è molto intelligente,ma questo lo rende divertente e simpatico,facile da comprendere.Non tratta nei migliori dei modi Cecilia,spesso lasciandola sola per andare a vedere una partita con gli amici.Ma forse,a lei,va bene così.Ha una voce squillante,sempre presente,che porta,dopo pochi minuti di ascolto,l’esaurimento.Fastidioso e di poco valore.Alza spesso la voce,e si sfoga,con attacchi di rabbia improvvisa,su Cecilia.Nonostante tutto,non ha mai alzato le mani su di lei,e questo è un bene.Tutto sommanto,sembra,che abbia un po’ di buono dentro di sé. I due ragazzi,come quasi tutti,amavano divertirsi,e dopo una serata a mangiare pizza e bere coca-cola,si erano rintanati a casa di lui,dove tutto era tranquillo e buio.Le gocce continuavano a scendere,mentre i due sorseggiavano un tè caldo.<ascolta,domani ti passo a prendere io?><si certo,sempre che tu non voglia andare a qualche partita…>Un tono di acidità aveva riempito l’ultima frase.<senti,non ricominciare!Ti ho già chiesto scusa,fine della storia!>Lei si limitò ad annuire.<ti sei divertita sta sera?><si,certo!><sono contento…>Sul suo viso apparve quel sorriso malizioso,che oramai,Cecilia,conosceva.I due si avvicinarono,sprofondando in un bacio caldo e pieno di emozioni.Dopo che i due visi si furono allontanati,Cecilia,appoggiò,delicatamente,la testa alla spalla di Matteo,lasciandosi accarezzare i capelli.<lo sai che con la pioggia sei ancora più bella?><e tu lo sai che sei un ruffiano?>Tutti e due si lasciarono cadere nell’ironia della situazione,e si misero a ridere.La domenica sera era finita nei migliori dei modi.
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