| Bell'articolo davvero. Ho trovato, nel primo pezzo, questo punto che mi è piaciuto molto.
"Hanno il sogno di rappresentare l’Italia portando la pace nel mondo e ci credono sul serio. Se gli chiedi chi votano, rispondono che prenderebbero un po’ da una, un po’ dall’altra delle varie proposte. Allo stesso modo mescolano tracce audio, frammenti video, testi poetici, classici latini, brandelli di canzoni. Catullo sta con De André, traversando quello sfigato di Ortis e la tragedia greca con la foto dello sbarco in Normandia, con efficace logica di copia/incolla. Si abbracciano e si baciano molto, ma non per forza stanno insieme. Avanti, interconnessi e vivi, questi ragazzi di oggi in una rete che unisce il mondo di casa con quello vastissimo, saltando i confini di una piccola Italia. Sarebbe bello che qualcuno se ne accorgesse, agli esami. E proponesse tracce di tema o domande, finalmente ascoltandoli. Le domande sempre dallo stesso libro, sulle stesse cose, con le stesse parole, non sono già state fatte? Ma siamo capaci di farle, le domande per farli parlare, ragionandoci insieme? "
Non mi sento di dire che si sbagliano perchè, a parer mio, il secondo ritratto è incredibilmente comune. Per me è un onore appartenere alla prima categoria, un po' sognatrice e un po' illusa, ma con qualche principio.
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