| Era inutile, per quanto si sforzasse di prestare attenzione, le parole del ragazzo si disperdevano nella mente di Claude. Era troppo impegnata a perdersi in quegli occhi topazio, troppo per curarsi di ciò che aveva da dire. Quegli occhi, si mostravano cordiali e premurosi ma celavano un velo di tristezza, il ragazzo era triste e per quanto cercasse di nasconderlo quei duei grandi specchi profondi svelavano ciò che cercava di coprire. Due occhi perfetti, sinceri e amaliatori. Claude non riusciva a distogliere lo sguardo dal viso del ragazzo, per quanto si sentisse oservata dall'altra presente. Più lo guardava e più la voglia di toccarlo cresceva in lei, era perfetto. Un bronzo di riace, lì di fronte a lei, e sembrava sapere molte più cose di Claude di quante ne sapesse sua madre. Eppure la ragazzina non la smetteva di fissarla, decise di non curarsene era fortemente attratta da quella rara bellezza che con fare disinvolto siedeva a pochi centimetri a lei. lentamente alzò una mano e piano piano la avvicinò al viso dell'ambiguo personaggio, lo stava quasi per toccare. era una situazione strana, come tutto quello che era successo da venti minuti a questa parte, eppure la scena avrebbe fatto sorridere qualsiasi spettatore. Claude si avvicinava con decisione ma allo stesso tempo sembrava intimorita, come qunado un bimbo alla scoperta del mondo, vede per la prima volta un cagnolino, qualcosa di banale, ma di così affascinante ai suoi occhi, e con imprudenza cerca di accarezzarlo. questo è quello che voleva fare Claude toccarlo, sentire la sua delicata pelle sotto le dita.
"Seth, lo stai facendo di nuovo!" Una voce la distrasse dal mondo in cui si stava perdendo. Più che una voce, una melodia. era un insieme di colori, un insieme di emozioni. Così sensuale e profonda, troppo morbida e flevile ma tanto carica di energia. Fu la pseudo-ragazzina a palare.
Il ragazzo, o meglio, Seth si girò verso la sua compagna con aria interrogatva.
Claude sui accorse di ciò che stava per fare e abbassò la mano, la portò dietro la schiena, come per nascondere a qualcuno l'ntenzione di pochi attimi prima. Lei lo punzecchio con un dito."Abbiamo scoperto che è una mortale, è succube dei tuoi poteri."
-un attimo quali? quali poteri?-
claude ossevò la ragazza, con fare confuso. Quest'ultima, come se riuscisse a leggerle il pensiero rispose:" Non ti preoccupare piccola, non puoi capire, non ancora...". -piccola? ma se avrà 5 o 6 anni meno di me?- Claude si alzò di scatto e si allontanò. Sicura di ciò che faceva si sedette sul letto, alla distanza di sicurezza che voleva tenere finche non avrebbe scoperto di più sulla quella strana coppia.
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